Adesso respira da solo, senza mascherina per l’ossigeno, anche se ancora non si alimenta in modo autonomo ma attraverso un sondino naso gastrico. Le lesioni procurategli dal giovane padre ora in carcere anche mentre era ricoverato in ospedale richiedono cure lunghe e riabilitazione. Il piccolo resta dunque ricoverato nel reparto di terapia semi-intensiva della Pediatria di Padova e ci resterà a lungo, le lesioni potrebbero essere permanenti.

La buona notizia però c’è, per il bimbo entrato nel cuore di tutti i veneti. Inizia a sorridere, con tenacia, alla vita, com’è giusto che sia a 5 mesi, quando si inizia a scoprire il mondo attorno a sé. Il piccolo reagisce. La giovane madre per ora resta al suo fianco. La vicenda giudiziaria è nelle mani anche del tribunale dei minori. Il pensiero va anche al fratellino di 3 anni del neonato. Medici e infermieri si stanno occupando di lui con dedizione e l’amore che merita. Tutti fanno il tifo per lui.