Il Veneto abbassa a 45 anni l'età per screening al seno: al via dal 2025
La Regione del Veneto, a partire dal primo gennaio 2025, porterà da 50 a 45 anni l'età minima per accedere allo screening mammografico gratuito.
Lo ha annunciato stamani, nel primo giorno dell'Ottobre Rosa, il presidente del Veneto, Luca Zaia sottolineando l'importanza della prevenzione, il governatore ha ricordato che nel 2023 "274mila donne si sono sottoposte allo screening, che ha permesso di rilevare 1.810 tumori. In Veneto - ha aggiunto - abbiamo una tra le adesioni più alte d'Italia ai controlli mammografici, pari al 76,9%".
Parlando di tumore al seno e prevenzione, Zaia ha quindi ricordato la nascita, dieci anni fa, delle breast unit: "Nel 2013 - ha spiegato -, abbiamo fatto un'autentica rivoluzione . Tutto è iniziato con un dialogo con i professionisti, per fare in modo che non ci fosse più solo una chirurgia generalista per i tumori al seno, ma si stabilissero una procedura specifica e team dedicati che avessero una expertise di almeno 150 interventi all'anno".
Grazie a questa iniziativa, "oltre il 90% dei cancri al seno refertati in fase di screening hanno esito di cura positiva. La mortalità al quinto anno - ha concluso - è una delle più basse in Italia".
Zaia ha rivendicato con orgoglio la scelta organizzativa fatta alcuni anni fa di creare le Breast Unit, strutture multidisciplinari che prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso un cammino di cura verso la guarigione, che oggi ha portato la sopravvivenza a 5 anni al 90,3% (tra le più alte d’Italia). Ma ciò che più conta è che le pazienti diagnosticate in stadio 1, in maniera precoce, hanno una sopravvivenza a 4 anni del 100%, mentre purtroppo quelle che non hanno aderito allo screening e presentano una neoplasia allo stadio 4, mostrano una sopravvivenza inferiore al 35%. “Tutto questo – ha voluto sottolineare Zaia – non costa di più, è semplicemente questione di organizzazione”.
Attualmente in Veneto la rete dei Poli Senologici è strutturata su base regionale e sub regionale: Polo TV-BL (Treviso-Belluno); Polo VE (Venezia); Polo PD-RO (Padova-Rovigo); Polo VI (Vicenza); Polo VR (Verona).
L'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha posto l’accento sul fatto che “già in passato eravamo stati precursori nell’alzare l’età massima a 74 anni e proseguiamo su questa strada abbassando ora l’età tra 45 e 49 anni”.
Il che non esclude che si possa scendere anche sotto i 45 in casi di familiarità e in presenza dei geni CRA1 e CRA2. Si tratta di quei geni che indicano la possibilità futura di insorgenza di un cancro al seno e che hanno spinto molte attrici e donne famose a scegliere la mastectomia totale pur essendo completamente sane. “L’obbiettivo futuro – ha concluso Zaia – è triplice: rinforzare la sensibilizzazione per recuperare quel 23% di donne che ancora non fanno lo screening, guardare alla molteplicità delle donne immigrate per avvicinarle al nostro sistema di prevenzione, lavorare in squadra come si è fatto fino ad ora perché ogni diagnosi precoce in più è una vita salvata”.