Attualità di Redazione , 10/10/2024 7:13

Da San Martino di Lupari all'Etiopia con i Medici con l'Africa CUAMM

Sofia Mezzalira, pediatra
Sofia Mezzalira, pediatra

È  in partenza per l’Etiopia Sofia Mezzalira, specializzanda Pediatria a Verona. Originaria di San Martino di Lupari, in provincia di Padova, 30 anni, dal 15 ottobre trascorrerà sei mesi all’Ospedale di Wolisso, a sud della capitale Addis Abeba, grazie al progetto Jpo (Junior Project Officer) di Medici con l’Africa Cuamm che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

“Il desiderio di partire è nato quando frequentavo l’Università di Medicina, ma al tempo non mi sentivo pronta e “utile” per un’esperienza del genere – racconta Sofia -. Mi sento molto fortunata perché ho sempre potuto fare ciò che mi piaceva, i mei genitori mi hanno dato la possibilità di studiare e mi hanno sempre supportata. Adesso che sono specializzanda sento che potrei restituire un po’ del privilegio che ho avuto, attraverso un lavoro che è “universale”. Credo sia un po’ un limite confrontarsi solo con il contesto da cui si proviene e penso sia importante fare la propria parte soprattutto dove le risorse non sono sufficienti – prosegue -. Vorrei dare il mio piccolo contributo, che in questo caso si inserisce in un progetto di cambiamento molto più grande: se ognuno fa una parte, chi più chi meno, si può fare la differenza e qualcosa di significativo per gli altri”.

L’ospedale di Wolisso, in cui opererà Sofia, ha più di 100 posti letto e nel 2023 ha effettuato 63.364 visite ambulatoriali, 8.972 ricoveri, 2.883 parti ed è riferimento per un bacino di utenza di circa 1 milione di persone. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dagli effetti diretti ed indiretti del conflitto nel nord, in particolare nella regione del Tigrai, che ha devastato una parte del Paese causando forti flussi migratori interni. Tre lunghi anni di pandemia hanno, poi, indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. A questo si aggiungono gli effetti della grave crisi globale che stiamo vivendo, i cambiamenti climatici, la speculazione energetica, le tante altre guerre dimenticate. Le conseguenze in Etiopia, come negli altri paesi africani, sono drammatiche: i prezzi dei beni primari e di base sono aumentati in modo vertiginoso, dal costo della farina e del latte a quello del carburante. I sistemi sanitari stanno tornando indietro di 10 anni.

La sfida è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l’Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.