Attualità di Redazione , 04/09/2024 9:40

Il rapimento di Luca Tacchetto con l'amica in Burkina Faso diventa un film

Luca Tacchetto e Edith Blais (foto: Ansa)
Luca Tacchetto e Edith Blais (foto: Ansa)

Il vigontino Luca Tacchetto con l'amica Edith Blais sono stati rapiti in Burkina Faso tra dicembre 2018 e marzo 2020. 450 giorni in ostaggio per i due ragazzi che avevano organizzato un viaggio in Africa. La loro storia, tra tentativi di fughe, bambini soldato e scioperi della fame verrà raccontata in un film.
A riferirlo è il Corriere del Veneto che spiega come il film del regista canadese Kim Nguyen verrà prodotto sulla scia del libro ‘Le Sablier’ scritto da Edith. 

Interpellato dal quotidiano Luca Tacchetto spiega: “Non ho mai rilasciato interviste, tranne forse una volta. Non amo la pubblicità e non sono Social, ma ciò non vuol dire che non ne voglia parlare. Non ho mai avuto problemi a raccontare a parenti e amici quello che ho vissuto. Anzi, una verità la devo dire: tornando indietro di certo non la rifarei, ma quell’esperienza ha dato alla mia vita un risvolto positivo. C’è un Luca pre-Africa e un Luca post-Africa e la seconda è una persona migliore”.

L'esperienza del rapimento l'ha segnato molto. “E’ stata un’esperienza molto intensa, difficile. Drammatica in alcuni momenti, intensissima in altri, ma che non mi crea nessun problema rivivere. E’ durata abbastanza per cambiarmi come persona, non troppo per perdere la testa. I primi tre mesi sono stati i più devastanti, ma sono tornato. Di sicuro non con il portafoglio pieno. Ho perso tutto, sono stato prelevato in pantaloncini dalla mia macchina e all’improvviso non avevo più nulla, ma mi sono arricchito per tutto il resto. La mia persona, le cose che ho visto, le culture che ho conosciuto anche se marginalmente. E quel mondo che non sapevo esistesse, quello della guerriglia, dei terroristi, del fanatismo religioso”.

Il giovane ora vive in Trentino Alto Adige, lavora come architetto e insegnante. “Ogni tanto qualcuno ha il coraggio di alzare la mano e chiedere. Anche a loro ho detto le stesse cose, che una parte di me è migliorata”.

Il suo ruolo nel film sarà marginale. “Il film sarà un adattamento cinematografico del libro scritto da Edith, rappresenta quindi il suo punto di vista. Mi hanno comunque consultato. Sono stati molto rispettosi”.