Piange Santa Giustina, piangono centinaia di persone che da ogni dove non hanno voluto mancare al funerale di Chiara Jaconis, la sfortunata 30enne padovana vittima lo scorso 15 settembre a Napoli di un tragico incidente; la caduta di una statuetta da una terrazza dei quartieri spagnoli che l’ha colpita alla testa non lasciandole scampo. “Se è possibile aprire uno squarcio nel dolore, bisogna considera la morte come un momento che unisce” dice Don Carlo Cavallin, parrocco della parrocchia della madonna incoronata che ha celebrato il funerale. Ed effettivamente è ciò che la forza dell’amore di tante persone verso Chiara ha reso possibile: unendo nel ricordo di tanti momenti passati insieme, amici provenienti dal Veneto, dalla Calabria, da Parigi.
Tante le dimostrazioni di vicinanza ed affetto ai genitori Cristina e Gianfranco ed alla sorella Roberta, da parte di una città sconvolta e addolorata dalla tragica scomparsa di Chiara.
Una morte a cui è impossibile trovare una spiegazione, ma che deve essere accolta ricordando Chiara nei ricordi più belli,continua Don Carlo, che ha poi letto un messaggio del vescovo di Padova, Don Claudio Cipolla, che ha sototlineato come chiara con la sua gioia di vivere, ci indichi un’esistenza fatta di passione e amore.