Stop alla fauna selvatica, al fianco di Coldiretti scendono in campo i sindaci dei Colli Euganei

Dopo la manifestazione che ha visto giovedì scorso più di 1.500 agricoltori sfilare a Mestre sotto il Palazzo che ospita gli uffici della Regione del Veneto, Coldiretti Padova registra l'adesione formale dei Sindaci dei comuni dei Colli Euganei invasi da branchi di cinghiali.
“In questi giorni si sono già schierati al nostro fianco alcuni sindaci dei Colli Euganei - spiega Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova - territorio che da ormai 25 anni convive con l’emergenza cinghiali. Intanto i primi cittadini di Cinto Euganeo Ivano Giacomin, Galzignano Terme Riccardo Masin e Teolo Valentino Turetta ci hanno dimostrato non solo solidarietà ma condivisione nella lotta contro un flagello che sta compromettendo il nostro patrimonio agroalimentare regionale oltre che il sistema ambientale. Per tutelare l’agricoltura sui Colli Euganei ma anche l’ambiente e la sicurezza dei cittadini ricordo che anche i selecontrollori dovranno essere parte attiva per il contenimento dei cinghiali e della fauna selvatica”.
Il sindaco di Galzignano Masin auspica che oltre ai cinghiali, vengano inserite nei piani di controllo anche altre specie che provocano gravi danni in agricoltura proprio per la loro diffusione incontrollata, è il caso di cormorani, cornacchie e gazze. Altri sindaci del territorio sono in contatto con Coldiretti Padova per coordinare azioni e richieste per un efficace e risolutivo intervento sulla fauna selvatica.
“Stiamo parlano di un territorio, quello dei Colli Euganei - aggiunge Carlo Belotti, direttore di Coldiretti Padova - riconosciuto per bellezza e autenticità e curato da agricoltori custodi e da un mese inserito nel patrimonio Mab Unesco proprio per le sue peculiarità, la varietà di ambienti e la biodiversità. Da anni però questo ambiente così unico è in balia delle scorribande di animali selvatici che si fanno beffa di recinti elettrici e di tutte le misure di contrasto adottate. Avere al nostro fianco gli amministratori locali ci rende più forti nelle azioni che vogliamo intraprendere per non abbassare la guardia verso un problema che è dirompente non solo per l'agricoltura ma per la sicurezza e salute di tutti”.
“Le linee operative, recentemente applicate dalla Regione del Veneto relativamente al Priu sono per noi una prima risposta – dice Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto – ma è solo un inizio. Auspichiamo da parte della Regione di accogliere in pieno le nostre proposte: gli strumenti oggi a disposizione sono insufficienti, come nel caso delle nutrie, altra vera calamità per il nostro territorio anche sul fronte della sicurezza idraulica per la tenuta degli argini indeboliti dalle gallerie. Diventa strategico, nella lotta ai selvatici, che ogni anno siano stanziate risorse per incentivare i soggetti abilitati all’attività di controllo, selezione e abbattimento, senza trascurare poi il tema del risarcimento dei danni”.