Attualità di Redazione , 10/07/2024 13:45

Ascom: "Non c'è più il mito della città a 15 minuti". In classifica Padova è all'88° posto

Città a 15 minuti
Città a 15 minuti

Il mito della “città a 15 minuti” non è calzante per Padova e Provincia. “Bene bene proprio non direi visto che in quanto a negozi di alimentari a Padova città siamo all’88° posto e negli altri comuni della provincia al 92° su 107 totali. Se poi vogliamo ben vedere, non è che vada di lusso nemmeno ai supermercati: 70° posto in città, 97° in provincia. Quel modello di pianificazione urbanistica della ‘città a 15 minuti’, croce e delizia di tanti sindaci di città europee – e teorizzato dallo scienziato franco-colombiano Carlos Moreno – sta facendosi largo con fatica, almeno nel nostro territorio”.
Parole di Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, a corredo di quanto ha documentato uno studio realizzato nell’ambito del progetto Urban Pulse 15 dal Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, in collaborazione con Il Sole 24 Ore per il progetto della Qualità della Vita che ogni anno misura a i territori più vivibili e dal quale emerge che avere il supermercato o il negozio sotto casa è un privilegio che riguarda solo il 39% degli italiani. 

Stanno meglio (ed è un interessante rovesciamento del confronto Nord-Sud) quelli del Mezzogiorno (la palma della provincia dove è più facile trovare un negozio alimentare sotto casa va a Barletta-Andria-Trani, ma stanno bene anche Bari e Cagliari), mentre risulta essere Torino la città con la quota maggiore di residenti (80,8%) servita da almeno un supermercato entro 15 minuti, seguita da Milano (75,9%), Pescara (75,5%) e Livorno (71%). “Se invece guardiamo alla popolazione più servita dal solo commercio al dettaglio - prosegue Bertin - il primato indiscusso passa a Napoli, sia in città (83%) che in periferia (66,8%), che io leggo non come un deficit di modernità, ma piuttosto una ricerca della qualità, del servizio e del rapporto umano che solo i piccoli negozi sanno garantire. E Napoli, in questo, si conferma maestra”.

Un approccio che sembra avere convinto anche la grande distribuzione (e Padova in questo senso sembra essere perfettamente in linea) che sta investendo in format di prossimità più ridotti per rispondere alle esigenze dei cittadini, sempre più single, con famiglie sempre meno numerose e dunque che non necessitano né di grandi spese né di grandi scorte.

Ma si diceva di Padova e della provincia. E’ del 49,3% la quota di residenti in città che può contare su un supermercato entro i fatidici 15 minuti. Meno bene negli altri comuni dove la quota si abbassa al 25,6%. E’ invece del 40% l’indice della quota di residenti che può contare su un negozio alimentare (panificio, macelleria, pescheria, fruttivendolo ecc.) nel capoluogo entro i 15 minuti, una cifra che si assottiglia ad un preoccupante 20,1% negli altri comuni della provincia. “La ricerca - conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova - evidenzia come siano soprattutto i comuni della provincia ad offrire minori occasioni e dunque bisogna insistere, anche con iniziative del tipo dei distretti del commercio o con interventi mirati da parte delle amministrazioni locali, per permettere innanzitutto alle imprese e, come conseguenza diretta, ai cittadini, di poter disporre di negozi e di servizi raggiungibili in pochi minuti”.