Rinviata di un giorno, al 13 maggio, la festa per San Leopoldo, cadendo il 12 maggio in concomitanza della solennità dell’Ascensione.

Un Santo amatissimo il piccolo frate cappuccino, gigante della confessione e della vicinanza alle persone.

Leopoldo che ha speso la sua vita, s’è consumato, in questa celletta confessionale a dar sollievo ai penitenti, a consolare le anime, ripetendo: “non occorrono penitenze straordinarie. Basta che sopportiamo con pazienza le comuni tribolazioni della nostra vita”  fino a sobbarcarsi lui in prima persona le penitenze e le privazioni di chi assolveva…

Un amico da invocare per la famiglia, la salute, la vita…

Invocazioni scritte in diverse lingue nel libro all’interno della sua celletta confessionale…

San Leopoldo ora al centro di una nuova petizione, dopo quella che l’ha portato ad essere patrono dei malati di tumore, lui morto di cancro all’esofago: già raccolte 23 mila firme per intitolargli il nuovo futuro ospedale di Padova.