Un milione di euro nelle casse del comune dagli affitti dei suoi monumenti, in particolare quelli con destinazione commerciale.

Tanto ha incassato Palazzo Moroni, con la parte del leone, quasi mezzo milione di euro, rappresentata dall’affitto del Caffè Pedrocchi.

477 mila euro il canone versato dalla Fede Group, società milanese che ha in gestione lo storico “Caffè senza porte” dal 2013, oramai oltre un decennio, un versamento che prevede una quota fissa da versare al Comune di 80 mila euro, alla quale va aggiunto il 12% del fatturato del locale.

L’altra fetta consistente di entrate è quella degli affitti delle botteghe di sotto il salone: altri 400 mila euro, in crescita quasi del 6%, una media di circa 9 mila euro per ciascuna delle 50 botteghe del maestoso mercato storico della città, passando per il canone da 33 mila euro della grande macelleria Alì, (il più alto), fino a quello più basso da 1700 euro l’anno della Gourmetteria.

Nelle casse di Palazzo Moroni sono entrati anche 56 mila euro dall’ex Foro Boario di Prato della Valle, assegnato in project financing alla Parcheggi e Immobiliare che versa al Comune il 14% dei suoi ricavi.