Padri Comboniani e Esu: nuova residenza da 109 posti letto in zona Beato Pellegrino VIDEO
Grazie all’accordo tra l’ESU e il Collegio delle Missioni Africane, una parte dell’immobile di via San Giovanni di Verdara, sede dei Padri Comboniani a Padova, diventerà una residenza universitaria gestita dall’azienda regionale padovana per il diritto allo studio. La volontà dei Padri, testimoni in prima linea dell’accoglienza e dell’inclusione, è di destinare per gli studenti una loro struttura affinché sia al servizio dello studio e delle esigenze di alloggio manifestate dagli studenti stessi, dall’ESU e dall’Università. La posizione della residenza per studenti sarà estremamente funzionale al servizio dei poli universitari dislocati in città. Essa è infatti situata a poche centinaia di metri dall’ex Geriatrico che ospita il Dipartimento di Lingue e alcuni insediamenti di Pedagogia. Questo accordo è una opportunità importante per la messa a servizio degli studenti di spazi che per la loro vocazione hanno sempre accolto giovani missionari che si preparavano alla missione in terre africane e non solo.
In forza di questa convergenza di intenti tra ESU, Padri Comboniani e Università, l’Azienda strumentale della Regione Veneto preposta all’erogazione dei servizi per il diritto allo studio universitario il 16 maggio 2022 ha presentato una richiesta di cofinanziamento a valere sul V Bando attuativo della Legge 338/2000, approvato con Decreto MUR n. 1257 del 30 novembre 2021 e pubblicato in GU il 16 febbraio 2022, per la realizzazione di un progetto di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, efficientamento energetico di una porzione del Collegio delle Missioni Africane da destinare a residenza universitaria.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, redatto dall’architetto Andrea Martinuzzi, dello studio ArcHam di Genova e allegato alla richiesta, prevede un intervento che trasformerà in residenza universitaria tutto il blocco nord dell’edificio e il secondo e il terzo piano del blocco principale, quindi 2440 mq (il 68%) sui 3620 complessivi, con affaccio e uscita su via Citolo da Perugia. Ai Padri resterà la disponibilità del piano terra e del primo piano del blocco principale, con affaccio e uscita su via San Giovanni di Verdara.
L’ESU utilizzerà anche circa 3400 mq di area esterna, dei circa 4.300 mq complessivi. La spesa necessaria per realizzare l’intervento è quantificata in euro 5.245.335,00.
Verranno realizzati 109 posti letto con tipologia ad albergo, in 5 camere singole e 52 camere doppie dotate di servizio igienico, il 5% delle quali attrezzati per studenti disabili, come richiesto dal Bando, oltre a reception, emeroteca, biblioteca, aule studio, aule riunioni, sala musica, zone relax, caffetteria, cucine di piano, servizi collettivi, depositi, lavanderia, zona fitness, locali tecnici e centrali, zona per la raccolta differenziata, deposito bici e spazi pedonali all’aperto. Gli interventi edilizi principali riguarderanno il rifacimento completo del tetto con l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’adeguamento delle camere alle prescrizioni del bando, l’impiantistica.
Con Decreto MUR n. 1488 del 6 novembre 2023, pubblicato in GU il 5 gennaio 2024, è stata approvata la graduatoria dei progetti ammissibili (118) e di quelli finanziati (57) per un importo complessivo di euro 479.000.00,000. Il progetto presentato da ESU è risultato ammesso e finanziato come primo di 3 (tutti nella città di Padova: Università di Padova e Fondazione la casa Onlus) nell’ambito della quota regionale di competenza del Veneto, pari a euro 15.321.000,00.
Il cofinanziamento assegnato all’ESU ammonta a euro 4.543.605,00 pari all’86% dei costi complessivi. I restanti euro 701.730,00 sono a carico del bilancio aziendale.
A seguito dell’assegnazione dell’importante contributo, l’ESU e il Collegio delle Missioni Africane lo scorso 28 febbraio hanno sottoscritto un contratto di usufrutto che costituisce a favore dell’ente per il diritto allo studio universitario un diritto di usufrutto della durata di 30 anni a fronte di un corrispettivo di euro 1.950.000,00. Una somma quasi simbolica se rapportata a quello che sarebbe il valore di una locazione.
Adempiuto a questa prima condizione, imposta dal Bando e dal Decreto Ministeriale che assegna le risorse, di dimostrare l’effettivo possesso dell’immobile entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del Decreto medesimo, la prossima scadenza a cui dovrà tenere fede l’ESU è il 31 ottobre prossimo, data entro la quale, dovranno essere assegnati, con la forma dell’appalto integrato, l’incarico per la redazione del progetto esecutivo e l’incarico per la realizzazione dei lavori. La conclusione dei lavori è prevista entro 2 anni e 4 mesi dal verbale di consegna cantiere. “Questa è la prima delle opere che ho prospettato al CdA e oggi, con il cofinanziamento ministeriale e l’accordo con i Padri, abbiamo posto una pietra miliare dalla quale non si torna più indietro, si può solo andare avanti. Il numero di posti letto che verranno realizzati e la posizione strategica, vicina a un polo universitario e ai servizi di mobilità di bus e ferrovia, fanno di questa residenza un servizio di eccellenza per gli studenti, di cui andiamo orgogliosi. Ringrazio i Padri Comboniani che hanno deciso di affidare a ESU una parte della loro “casa” per rendere possibile un servizio così importante per la comunità studentesca” ha detto Giuseppe Maschera, Presidente ESU Padova.
Padre Paolo Latorre, Economo Provinciale Collegio Missioni Africane ha aggiunto: “In continuazione e in sintonia con il Carisma di San Daniele Comboni, come Missionari Comboniani della Provincia Italiana, vogliamo dare un senso di appartenenza e missione alla nostra presenza e alle risorse che ci sono state affidate da tanti benefattori, amici e compagni di viaggio della nostra missione. Nel mondo in cui viviamo, polarizzato e stordito da tante illusioni e buoni propositi, il segno di questa riconversione di un luogo dove un tempo si sono formati missionari, desideriamo che oggi trovino un ambiente di formazione e accompagnamento cittadini, uomini e donne capaci di imbastire un alfabeto nuovo che parli di responsabilità e di pace.”
“Questa iniziativa è nata in sinergia con l’Università di Padova e può essere portata ad esempio di come la collaborazione tra enti favorisca il raggiungimento dell’obiettivo - ha detto Matilde Girolami, Prorettrice Università di Padova con delega al Diritto allo Studio -. In un’epoca in cui l’emergenza abitativa crea non pochi problemi ai nostri studenti, la realizzazione di una struttura residenziale capiente e collocata in punto strategico della città è un risultato che l’Ateneo vede con favore anche in relazione alle politiche di supporto al diritto allo studio.”
“Il diritto allo studio per noi è soprattutto accoglienza, mettendo a disposizione strutture e servizi di supporto agli studenti più meritevoli nello studio privi di mezzi economici, che trovano così la possibilità di vivere appieno la vita universitaria, tramite alloggi dedicati. Ecco perché in questi anni, pur nelle ristrettezze di bilancio, come Regione del Veneto abbiamo ritenuto di non dover far mai mancare gli investimenti infrastrutturali che durano nel tempo, garantendo alle Università di Padova di essere attrattive. Il progetto presentato oggi grazie alla sinergia tra l’Esu di Padova, l’Università di Padova e i Padri Comboniani, porta ad un aumento significativo di 109 posti letto. La collaborazione pubblico - privato è un altro elemento distintivo della nostra capacità di attrarre finanziamenti pubblici. Non ci siamo lasciati sfuggire l’opportunità di cogliere appieno gli strumenti legati alle residenze universitarie previsti dalla legge statale, ottenendo un importante cofinanziamento a cui corrisponde un rilevante investimento del nostro ente per il diritto allo studio che partecipa non solo nella progettazione e nella gestione, ma anche nell’investimento vero e proprio” ha concluso Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione Regione Veneto.