Attualità di M.P. , 19/02/2024 14:38

La Festa della Lingua in basilica del Santo VIDEO

Ieri, 18 febbraio, nella Basilica di Sant’Antonio la celebrazione con la festa della Traslazione delle reliquie del Santo, culminata con la processione del mento e delle sacre spoglie a ricordare il ritrovamento nel 1263 della lingua incorrotta di Antonio, dopo 30 anni dalla morte 

La, comunemente detta, Festa della Lingua a ricordare il ritrovamento nel 1263 della lingua incorrotta di Antonio a trent'anni dalla morte. Ufficialmente la la Festa della Traslazione delle reliquie del Santo che culmina nella processione con le sacre spoglie di Antonio all’interno della basilica, con reliquiari della Lingua e del Mento del Santo, portato come per la processione del 13 giugno, dai Macellai dell’Immacolata. Era l’8 aprile 1263, quando l’allora Ministro generale dei frati francescani Bonaventura da Bagnoregio, ispezionando le sacre spoglie del Santo per traslarle nella nuova cappella funeraria, tra lo stupore dei padovani trovò intatta la lingua. Un mistero ancora oggi per la scienza che la fede chiama miracolo, visto che la reliquia della lingua, strumento della predicazione del Santo, a distanza di secoli è tuttora visibile, incorrotta, nel reliquiario della cappella «del Tesoro» della Basilica, meta ogni anno di migliaia di pellegrini.  La Santa Messa cantata, presieduta da padre Roberto Brandinelli, Ministro Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, affiancato dal delegato pontificio Diego Giovanni Ravelli. 

Le invocazioni ad Antonio, nella processione interna alla Basilica, con tutte le confraternite e le associazioni antoniane, comprese le rappresentanze dall’Italia e dall’estero: da Messina, dall’Aquila, dalla Spagna, da Boston...

L’affidamento all’intercessione del santo dei miracoli per la pace: “guarda alle vittime della violenza e della guerra, fa che siamo coraggiosi testimoni di pace”.

“Proteggi viandanti, profughi e immigrati”

“Riunisci tutti i cristiani del mondo”

“Mandaci molti sacerdoti e riempili d’amore”…