Padova città del peccato: il nuovo video provocazione di Baby Touchè VIDEO
“Padova città del peccato” parola del trapper originario di Monselice, il 20enne Baby Touchè che torna a provocare con quest’ultimo video finito ora in Procura per gli accertamenti.
Violenza, armi, pistole e coltelli a raccontare, a 10 giorni dal foglio di via con cui il questore Odorisio gli vieta la permanenza in città per i prossimi 3 anni, una Padova città del peccato, ad attaccare le istituzioni.
“Studio come farvi fuori, sorriso alla Berlusconi, disciplina alla Putin. Questa è Padova, la città del peccato. Questa è Padova, la città che ci ha creato”. Baby Touché, all’anagrafe Mohamed Amine Amagour, trapper padovano di origine marocchine, ha pubblicato su Youtube e Instagram il video, diretto dal videomaker veronese Francesco Bonato, addosso la maglietta con la scritta “Pdgang -Questa è Padova” mentre i suoi indossano felpe con la richiesta di liberare altri membri della gang, in carcere con varie accuse. "La nostra casa è la strada, questo è il nostro vero habitat – canta - Dalla stazione alla Stanga” parlando poi di spaccio, abusi e politici tranquilli.
In un crescendo fino a “Padova deve bruciare”, e alla scena finale in cui è lui stesso a dare fuoco alla scritta Pd sull’asfalto di un quartiere popolare.
Violenza, degrado e rabbia contro le istituzioni , ora al vaglio degli inquirenti se il video sia stato girato proprio a Padova e dopo la notifica del foglio di via, il che rappresenterebbe una sua violazione.
Al vaglio anche le immagini della pistola per capire se si tratti di un’arma vera.
Il foglio di via obbligatorio da Padova in quanto “con le proprie condotte illecite rappresenta un pericolo per la sicurezza e la tranquillità collettiva” non è l’unico che il trapper ha collezionato: Baby Touchè deve fare i conti anche con il Daspo urbano da Vicenza e da Venezia e con quest’ultimo video per lui potrebbero esserci nuovi guai giudiziari.