Granchio blu, l'Ulss 6 spiega i valori nutrizionali e perchè fa bene mangiarlo

Il granchio blu è la star dell'estate veneta 2023. E' passato dall'essere l'alieno del mare ad una vera e propria star della cucina veneta. La dottoressa Stefania Tessari, direttore del SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) dell'Ulss 6 Euganea spiega: "Il suo nome latino è Callinectes sapidus che significa bel nuotatore saporito. E’ buono da mangiare, ma è anche il predatore delle vongole della sacca di Scardovari e di tutto il "mare nostrum"! E’ arrivato nel Mediterraneo attraverso le grandi navi cargo commerciali che raccolgono acqua in stiva per equilibrare il natante e spesso accidentalmente imbarcano, assieme ad altra fauna marina, anche il granchio blu che in questo modo viene portato in tutto il mondo".
Non solo, il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature dei mari ne influenzano la diffusione. "In Messico, in America ed in tante altre parti di mondo la carne del granchio blu è molto apprezzata e la si trova nel mercato fresca o lavorata. Numerosissime sono le ricette che lo vedono come ingrediente principale, al punto che lo si trova anche nelle torte salate americane. Perché non dovrebbe andare bene anche per noi italiani? - si chiede Tessari -. Secondo il Ministero dell’Agricoltura USA, dal punto di vista nutrizionale 100 grammi di carne di granchio blu apportano 87 Kcal. La sua polpa è costituita da 0,04 grammi da carboidrati, 1,08 grammi di grassi di cui 0,22 grammi di grassi saturi, 18 grammi di proteine, 7,3 microgrammi di vitamina B12, 337 milligrammi di calcio e 732,5 mg di sale. Il guscio e la parte gialla gelatinosa al suo interno contengono cadmio".
Il sale e il cadmio del granchio blu vengono rilasciati nell’acqua di cottura che non va consumata. E’ quindi consigliabile aggiungere una fetta di patata o di mela in modo tale che il sale venga assorbito (patata e mela poi non edibili). Attenzione quindi all’elevato contenuto di sale, non serve aggiungerne altro per la cottura (è risaputo che il sale contribuisce ad aumentare la pressione del sangue). "L’alimentazione mediterranea - conclude Tessari - prevede il consumo di almeno 2/3 porzioni alla settimana di pesce ed il granchio blu degustato con olio di oliva extravergine può tranquillamente essere una di queste porzioni. Anche una buona spaghettata al granchio blu all’olio evo potrebbe diventare piatto unico equilibrato e salutare!"