Petter, il padre della psicologia dello sviluppo dallo sguardo dolce. L'Ateneo lo omaggia VIDEO
Guido Petter, morto nel 2011, fu il capostipite della psicologia dell’età evolutiva e uno dei fondatori della facoltà di psicologia, punta di diamante dell’ateneo di Padova che oggi solo alla scuola di psicologia conta 6430 iscritti, un numero in costante crescita in un campus dentro la città, a pochi passi da Porta Portello.
La rettrice Daniela Mapelli, che in questi spazi è di casa, essendo docente di riabilitazione neuropsicologica, scopre la targa che dedica il centro congressi di Psicologia 3 proprio al compianto professor Guido Petter. Lo fa con un gesto dolce, davanti ai figli Anna e Franco. Il suo ricordo, oltre che all’uomo di scienza, va anche all’esempio di umanità: “Petter era persona ottimista, umile ed empatica”, dice la rettrice dell’Università di Padova.
Maestro di molte generazioni di psicologi italiani, Petter ha contribuito in modo significativo alla diffusione di una cultura psicologica nelle scuole e tra gli insegnanti. Andò ad indagare soprattutto sui temi cruciali e ora attualissimi dello sviluppo cognitivo, psicologia dell’adolescenza, della genitorialità e dell’educazione. Un faro che resta punto di riferimento per i tanti giovani che vengono a Padova proprio per studiare in una delle migliori facoltà di psicologia d’Italia.