Il bilancio del Consorzio Bonifica Brenta nell'anno delle emergenze

L’assemblea del Consorzio di bonifica Brenta, retta dal presidente Enzo Sonza, ha approvato nella seduta di lunedì scorso il bilancio consuntivo per l’anno 2022.
I NUMERI - Guardando il bilancio nel suo pareggio, entrate e uscite consuntive hanno raggiunto l’equilibrio a 29.449.838 euro. I contributi ordinari nel 2022 sono stati pari a 14.312.629 euro, di cui 6.469.901 euro per contributi di bonifica, 6.098.040 euro per contributi irrigui, 1.691.481 euro per contributi vari. Il contributo manutentorio regionale è risultato di 53.207 euro, pari solo a meno dello 0,4 per cento della contribuenza; in altre parole, per il 99,6 per cento la contribuenza del Consorzio deriva dai propri utenti, a dimostrazione della connotazione di autofinanziamento dell’Ente.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE - «È un bilancio equilibrato, ma che è stato fortemente impattato da emergenza idrica e gravosi rincari, in particolare quelli energetici - commenta il presidente, Enzo Sonza - Non avendo avuto alcun sostegno esterno, siamo stati costretti ad emettere un ruolo suppletivo per andare a pareggio. Se l’ultimo anno non abbiamo avuto alternative, desidero ricordare che per molti anni, in precedenza, non avevamo aumentato i contributi consortili, un’attenzione all’utenza frutto del lavoro della nostra Amministrazione che ha posto l’accento ai risparmi, migliorando i servizi. Grazie a questo restiamo uno dei Consorzi veneti il cui tributo è molto inferiore rispetto agli altri, anche confrontandosi con i comprensori confinanti.
Nella loro relazione, il Presidente e il Direttore hanno messo in evidenza i principali interventi eseguiti nel corso del 2022 che vanno ad aggiungersi alle attività di manutenzione ordinaria (quali espurghi e diserbi) e di gestione della rete idraulica di competenza. Va ricordato che il Consorzio opera tramite una rete di canali di ben 2.400 km e relativi manufatti ed impianti, su un’area di oltre 70.000 ettari, nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, con 53 Comuni interessati.
GLI INTERVENTI - Nel corso dell’anno sono stati 1.084 gli interventi ordinari, ai quali vanno aggiunti i 119 interventi di riparazione e ripristino. 345 sono stati invece i lavori straordinari, interventi realizzati spesso in collaborazione con gli Enti locali, che hanno portato al rifacimento di manufatti di dimensione non più idonea (che costituivano ostacolo al deflusso delle acque), alla riapertura di fossi, alla sistemazione di manufatti, all’ampliamento di sezioni di ponti. Nel capitolo delle opere realizzate in concessione con finanziamento pubblico ottenuto dallo Stato e dalla Regione, su progetti presentati dal Consorzio, sono poste in evidenza:
· Maglia idraulica territoriale nei comuni di Piazzola sul Brenta (125.500 euro), Grumolo delle Abbadesse (93.330 euro), Veggiano (86.076 euro), Carmignano di Brenta (80.000 euro), Torri di Quartesolo (72.788 euro), Gazzo (67.770 euro) e Campodoro (24.000), Mestrino (70.635 euro) e Marostica (90.280 euro), tutti completati tranne l’ultimo.
· Sistemazione e ricalibratura dello scolo Settimo nei comuni di Montegalda e Grisignano di Zocco (1 milione di euro).
· Interventi di ripristino dei danni su manufatti di presa nel fiume Brenta in Comune di Bassano del Grappa (940.000 euro).
· Potenziamento dello scarico dello scolo Bisatto nel canale Brentella, mediante installazione di una nuova pompa di sollevamento presso l’impianto idrovoro di Brentelle in comune di Padova (300.000 euro).
· Scolmatore di piena dei canali Piazzola, Marina, Porretta e Barcarolo in comune di Piazzola sul Brenta (1.996.000 euro).
· Sistemazione del torrente Riale in comune di Breganze a monte della nuova Superstrada Pedemontana Veneta (550.000 euro).
· Ripristino e consolidamento, con parziale ricostruzione delle murature, del canale Medoaco a valle dell’opera di presa in alveo del fiume Brenta per un tratto di 1500 metri in comune di Bassano del Grappa (1.500.000 euro).
· Risezionamento e consolidamento delle sponde del rio Tesinella, per un tratto di circa 400 metri a monte di via Venezia, frazione Sarmego in comune di Grumolo delle Abbadesse (150.000 euro).
· Ricarica dell’acquifero in fascia pedemontana in destra Brenta tramite impianto pluvirriguo di 1550 ettari nei comuni di Molvena, Mason, Breganze, Schiavon e Sandrigo, in provincia di Vicenza – primo lotto funzionale (12.000.000 euro).
· Sistemazione e consolidamento della sponda sinistra pensile della roggia Rezzonico per un’estesa di 950 metri a monte del mulino Romio in comune di Campodoro.Primo stralcio (200.000 euro).
· Realizzazione di una nuova cassa di espansione a monte della nuova Superstrada Pedemontana Veneta tra Colceresa e Breganze (1.500.000 euro).
OPERE CON FINANZIAMENTO PUBBLICO - Tra le nuove opere che su progetto del Consorzio al termine dell’iter hanno ottenuto il finanziamento pubblico, e che saranno cantierate nel 2023, vanno evidenziate:
· Impianto pluvirriguo Medoaco. Trasformazione irrigua su 1.200 ettari nei comuni di Bassano del Grappa, Rosà e Cartigliano in provincia di Vicenza, primo lotto (10.237.297 euro).
· Risezionamento e nuovo collegamento tra gli scoli Liminella Padovana e Liminella Vicentina in comune di Campodoro (200.000 euro).
· Ripristino e consolidamento di un tratto di circa 100 metri del muro di sponda sinistra del torrente Chiavone Bianco in comune di Breganze (100.000 euro).
· Risezionamento dello scolo Fratta a monte dell’idrovora omonima nei comuni di Montegalda e Veggiano (900.000 euro).
· IRRIFALDA. Interventi per la tutela quantitativa delle risorse idriche. Trasformazione irrigua e attività di verifica e sperimentazione da svolgersi sui fiumi Brenta e Astico con riferimento al DMV-DE (primo lotto 1.900.000 euro).
Altri progetti ed interventi hanno inoltre riguardato le azioni per la tutela ambientale, la ricarica della falda, attività catastali, cartografiche e tutti i diversi interventi in materia urbanistica (con autorizzazioni e concessioni), di riscossione dei tributi, di manutenzione dei mezzi, informatizzazione, comunicazione.
CENTRALI IDROELETTRICHE - Con riferimento infine alla produzione di energia proveniente dalle nove centrali idroelettriche del Consorzio, nel 2022 sono stati prodotti 9.612.904 chilowattora e nell’anno si è registrata (da maggio) l’entrata in produzione della nuova centralina idroelettrica di Ponte Paoletti sulla roggia Dolfina a Rosà. Proprio nel febbraio 2022 è stato fissato dal Governo (art. 15 bis del Decreto n° 4 del 27 gennaio 2022) un improvvido tetto alle tariffe di vendita dell’energia proveniente dalla produzione delle principali centrali idroelettriche tra queste quelle di San Lazzaro a Bassano del Grappa che avrebbero potuto beneficiare dell’andamento del mercato ed alleviare, almeno in parte, i costi sostenuti dal Consorzio per il consumo energetico (è stato calcolato un mancato introito nel bilancio di circa 600 mila euro).
«Colgo per questo l’occasione per ringraziare tutto il nostro personale - conclude Sonza - per la passione e dedizione che pone nella sua attività, il che è stato particolarmente impegnativo nel 2022 a causa della siccità eccezionale»