Attualità di MT , 17/04/2023 14:52

Casetta Borgomagno con nuove docce e uffici: centro per l'inclusione VIDEO

Casetta Borgomagno vicino alla stazione

Nuove docce e nuovi uffici per senza fissa dimora e migranti in arrivo in città privi di tutto. Il servizi sociali del Comune ottengono 1,2 milioni di euro da destinare all’inclusione


In via Fra’ Eremitano, a poche decine di metri dalla stazione, tra i binari e il cavalcavia Borgomagno c’è un posto dove tutti si sentono accolti: senza fissa dimora e migranti, specie in tempi in cui queste due caratteristiche coincidono. 

La Casetta Borgomagno, storico punto di riferimento cittadino dell’accoglienza, entro il 2026 verrà restaurata grazie a 1,2 milioni di euro di fondi PNRR che serviranno anche a rifare la casa Ex Gabelli all Stanga e per accogliere i migranti nelle case dei padovani che si sono resi disponibili per periodi di sei mesi.

Uffici e docce verranno rimessi a nuovo consapevoli però che Casetta Borgomagno un giorno verrà abbattuta, per fare spazio alla nuova area stazione di Padova, nel piano che prevede anche le nuove cucine popolari.

A spiegarlo è Margherita Colonnello, assessore comunale al Sociale.

Aperto da novembre a marzo, quest’inverno sono stati accolti 135 uomini e 7 donne, più persone dell’anno scorso, il 20% con meno di 20 anni, provenienti dal Magreb per la maggior parte.

Arrivano in città e vengono qui, per una doccia, un caffè, uno screening medico e per sapere dove possono andare a dormire.

Varie associazioni, dalla Croce Rossa ai medici di strada fino all’Ulss 6 si alternano per essere presenti 7 giorni su 7.

Grazie ai fondi PNRR il piano inclusione si allarga nella città del Santo, dove l’amministrazione comunale non prevede grandi hub ma tanti piccoli centri di accoglienza, collegata anche alle famiglie padovane.