La peregrinatio delle reliquie del Santo nel salernitano VIDEO
800 anni fa, quando sbarcò sulle coste italiane, lo avremmo incontrato pellegrino per le strade della Romagna, o per quelle del nord Italia, del sud della Francia, con qualche passaggio pure a Roma dal Papa e ad Assisi da San Francesco. La vita pubblica di frate Antonio di Padova fu lunga 9 intensissimi anni, tra il 1222 e il 1231, quando morì all’Arcella, lì dove oggi sorge il monastero di Sant’Antonino. Sono gli anni adulti degli incontri e degli scontri, dei miracoli e dell’insegnamento, celebrati dal progetto #Antonio800, a 8 secoli dalla presenza evangelizzatrice tra la gente di sant'Antonio.
Una peregrinatio con le reliquie di Antonio che in questi giorni con i rappresentanti della Basilica ha toccato la Campania e il Salernitano.
L’arrivo a Sapri, per la giornata mondiale del malato, la visita in un ospedale, luogo che continua a testimoniare la vicinanza tra Sant'Antonio e i più deboli.
La Peregrinatio delle reliquie di sant’Antonio è proseguita nel Golfo di Policastro con la processione per le vie di Capitello riscaldata dai fuochi d’artificio.
Tanta gente viene a venerare le reliquie di sant’Antonio e tanti fedeli – anche dai paesi limitrofi – per un’intera settimana a fianco di Antonio, anticipando le celebrazioni della festa della lingua, che in basilica si festeggerà il 19 febbraio. Anche qui, come a Padova, molto sentito il ricordo del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio…