Attualità di Morena Trolese , 09/11/2022 12:58

Terremoto al largo delle Marche. Il sismologo Giulio Di Toro: "Per fortuna era in mare" VIDEO

Giulio di Toro, geologo Università di Padova

Più scosse, per una magnitudo arrivata fino a 5.7 tra Pesaro e Ancona. “Fosse successo sulla terraferma anziché a 20 km dalla costa” – dice uno dei massimi esperti sismologi italiani Giulio Di Toro – “sarebbe crollato qualche palazzo”. Stato di allerta per altre scosse nelle prossime due settimane.

Da Roma a Venezia, Verona, Padova, Vicenza e Rovigo fino alla Croazia. Questa mattina, poco dopo le 7, in tanti hanno sentito le onde propagate verso nord dal terremoto di magnitudo 5.5 con epicentro in Adriatico, al largo tra Pesaro e Ancona. 

Di Toro, geologo Università di Padova, precisa: “Fosse successo sulla terraferma anziché a 20 km dalla costa sarebbe crollato qualche palazzo”. 

Al dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova non sono stupiti. I terremoti – ricordano – non sono prevedibili, anche se ora esistono delle app di Early Warning che avvisano alla prima scossa per dare il tempo, pochi secondi circa, di mettersi al riparo sotto ad un tavolo. Uscire fuori dall’edificio sarebbe troppo rischioso.

Il professore di geofisica applicata Jacopo Boaga spiega, anche con l’aiuto di modellini, cosa succede durante un sisma.

Scuole chiuse a Pesaro e Ancona, treni fermi fino alle 12. Sale l’ansia per i prossimi giorni per fenomeni che, a detta degli studiosi, rientrano nella norma della sismologia italiana.