La BioDesign Foundation presenta Vox Maris e Life Safe Project a Chioggia
Venerdì 9 settembre alle 11 a Palazzo Grassi, a Chioggia, verrà presentato un bellissimo progetto che vede in prima linea la BioDesign Foundation.
A distanza di un anno dal suo lancio, la BioDesign Foundation - l’organizzazione no profit che si occupa di promuovere il rapporto tra uomo, tecnologia, produzione e ambiente attraverso la ricerca e la messa in opera di soluzioni sostenibili e concrete alle sfide poste dai problemi ecologici globali - ha compiuto importanti passi avanti nel progetto avviato nella laguna veneziana, a Chioggia.
La volontà e la lungimiranza del Consorzio degli Armatori di Chioggia e di alcuni pescatori che da anni cercano una soluzione per la raccolta e smaltimento delle reti dismesse senza dover pagare la salatissima tassa per il rifiuto speciale ed impedire che qualcuno possa rigirare lo smaltimento in discarica e abbandonare le reti in mare, ha portato Roberto Penzo, Presidente del Consorzio degli Armatori, a rivolgersi alla BioDesign Foundation.
La Fondazione, tramite il proprio Earth Solution Project (progetto per trovare soluzioni ecologiche nel mondo), si è resa disponibile a trovare una modalità concreta per far sì che tutti conferiscano le reti alla BioDesign Foundation (denominata anche BDF), optando così per la salvaguardia e la tutela del nostro Mar Mediterraneo.
Ogni anno finiscono in mare tonnellate di reti da pesca e rifiuti in plastica: gran parte di questi rifiuti raggiunge il Mediterraneo attraverso i fiumi e i corsi d’acqua. Raccogliendo la richiesta dei pescatori per una soluzione efficace allo smaltimento delle reti e alla limitazione della plastica nei mari, la BioDesign Foundation ha dato vita al progetto VOX MARIS.
Roberto Fiorello, Direttore Amministrativo della BioDesign Foundation, ha approfondito la collaborazione con il Mercato Ittico e il Comune di Chioggia per poter posizionare alcuni container scarrabili per la raccolta quotidiana del materiale da pesca al Mercato Ittico. L’informazione e la consapevolezza dei rischi per il futuro del nostro pianeta ha destato in una nuova generazione di pescatori, più attenti e responsabili, il desiderio di compiere sempre di più azioni a salvaguardia dell’ambiente. Per ricompensare l’impegno, la BioDesign Foundation premia economicamente i pescatori che conferiscono le reti e i rifiuti di plastica raccolti in mare negli appositi scarrabili posizionati al Mercato Ittico, pesando e pagando al kg il materiale da consumo dei pescherecci. Le reti da pesca sono considerate un rifiuto speciale e il loro smaltimento prevede un processo complicato ed oneroso.
Tuttavia, un nuovo senso di responsabilità collettiva e la determinazione dei pescatori insieme alla BioDesign Foundation hanno portato alla raccolta di 100 tonnellate di reti e materiale da pesca a Chioggia. In ogni luogo in cui viene installato questo speciale sistema di raccolta, si dimostra concretamente l’impegno per l’ambiente e le future generazioni. La BioDesign Foundation traduce la sua missione nel paradigma “sfide, soluzione, azione” e attraverso l’Earth Solution Project prosegue anche sulla terra ferma il progetto di salvaguardia dei mari. La plastica e le reti raccolte in mare e consegnate nei punti di raccolta vengono trasformati in oggetti di design e sculture artistiche.
Trovata la soluzione per la raccolta di reti da pesca e rifiuti plastici, Elio Dall’Acqua, portavoce dei pescatori, si è rivolto ancora alla BioDesign Foundation. La sfida era quella di trovare il modo di salvare la vita alla cosiddetta “pesca indesiderata” (Bycatch), ovvero quegli organismi che vengono involontariamente intrappolati dalle reti dei pescherecci e che spesso deperiscono nei pozzetti delle imbarcazioni: molluschi, stelle marine, granchi e tanti altri esseri viventi che costituiscono il motore silenzioso del nostro prezioso del mare. Dopo attente verifiche insieme ai pescatori, la BioDesign Foundation ha trovato la soluzione creando delle vasche salva vita installate sulle imbarcazioni: nasce così LIFE SAFE PROJECT. A seguito della presentazione del progetto al Dipartimento di Biologia Marina dell’Università di Padova, è nato uno studio scientifico volto alla salvaguardia di questi organismi. In collaborazione con la professoressa Carlotta Mazzoldi, Docente di Biologia Marina dell’Università di Padova, è stata analizzata l’efficacia e il sistema delle vasche salvavita in acciaio inox realizzate su misura ed installate sui pozzetti dei pescherecci. L’analisi stima che tra il 50% e 70% della pesca indesiderata potrebbe sopravvivere con questa semplice ma efficiente tecnologia.
Il sistema elaborato per il LIFE SAFE PROJECT prevede che il contenuto delle reti (ovvero il pescato che andrà venduto e gli organismi involutamente saliti a bordo) vengano scaricati su un apposito tavolo-vassoio pieno d’acqua a temperatura controllata. Su questo tavolo viene svolta rapidamente la suddivisione del pescato: quanto destinato alla vendita viene raccolto e messo in frigo mentre gli animali inavvertitamente intrappolati vengono fatti scendere mediante uno scivolo in una vasca acquario, simile per ambiente al fondale marino. Da qui vengono rimessi in mare tramite un tubo a due metri di profondità in modo da ostacolare l’eventuale cattura da parte dei gabbiani.
La BioDesign Foundation stanzierà dal mese di ottobre 2022 due borse di studio scientifico destinate a due biologi marini che compiranno uno studio scientifico condotto dall’Università di Padova su otto barche, di cui quattro con vasche salvavita e quattro senza, per censire e comparare i dati delle vite marine salvate. Obiettivo della BioDesign Foundation e del Presidente del Consorzio degli Armatori di Chioggia è quello di portare il progetto VOX MARIS e LIFE SAFE PROJECT in ogni porto d’Italia e del mondo. Così, con il contributo dell’avvocato Emanuele Mazzaro, Direttore per l’Italia ed il Mediterraneo della BioDesign Foundation, si è proceduto ad estendere le stesse iniziative anche al Mercato Ittico di Pila e Caorle, perseguendo il grande obiettivo di ubicare in tutti porti più importanti d’Italia e del Mediterraneo i punti di raccolta di reti e plastica del mare entro il 2023.
Nel prestigioso Palazzo Grassi di Chioggia, una delle sedi delle attività didattiche dell’Università di Padova, verrà installata una mostra nel museo di Zoologia Adriatica dedicata al BioDesign Codex, con opere del Maestro Luigi Colani, ispirate alla bellezza del mare: aerei dalle linee sinuose come i delfini, costruzioni che ricordano la maestosità della manta, treni magnetici che assomigliano ai totani, per citarne alcune. Il BioDesign Codex di Luigi Colani “90% natura, 10% trasformazione” dimostra che il BioDesign porta all’armonia fra uomo, tecnologia e natura. Una parte della mostra avrà come focus la plastica – in particolare la microplastica, che genera nel mare danni incalcolabili - sviluppata insieme agli specialisti dell’Università di Padova. “Alla fine vince il bello” BioDesign Foundation Scopo della BioDesign Foundation, che opera a livello nazionale e internazionale senza fini di lucro sotto il nome di Earth Solution Platform, è quello di preservare l'eredità di Luigi Colani di utilizzare il BioDesign per proteggere l’ambiente. La Fondazione sostiene, promuove e sviluppa progetti e iniziative che si occupano di BioDesign, al fine di consentire un'efficace e sostenibile progettazione e produzione. Sviluppa e promuove cicli economici ecologici e chiusi, promuove singole imprese che sostengono lo scopo della Fondazione, l'attività di ricerca e sviluppo, nonché le imprese e le azioni scientifiche, culturali, educative, artistiche e filantropiche, che a loro volta perseguono uno scopo benefico e no profit.