L'attesa, il boato, la fine di un'epoca. A Montegrotto, l'Hotel Rio d'oro non c'è più VIDEO
In 3 secondi se ne va un pezzo di orizzonte e di storia della città termale.
Sono le 10.13 di domenica 18 settembre quando a Montegrotto implode su se stesso l’ex hotel Rio d’Oro, da anni in stato di abbandono, per fare spazio ad una casa di riposo.
Sono servite 350 microcariche esplosive per 20 chili di tritolo, si è alzato un polverone dopo le strisce tricolore a tingere un cielo terso.
E’ l’attesa il momento più emozionante, soprattutto per il figlio dell’ex titolare dell’albergo alto 8 piani che ha ospitato migliaia di persone, ciascuna con la propria storia. “Ho passato là dentro 11 anni della mia vita, la mia giovinezza – commenta Paolo Bressan, figlio dell’ex proprietario – ma tutto ha un fine”.
A dirigere i lavori fino all’ultimo il sindaco Riccardo Mortandello, una quarantina le famiglie che per una mezza giornata sono dovute stare fuori casa, tante macerie ma nessun danno agli edifici circostanti, grazie a delle accurate verifiche anche statiche, anche grazie a dei sismografi.
Centinaia le persone che hanno deciso di non perdersi uno spettacolo unico e raro, tante le famiglie coi bambini per nulla spaventati dal boato, i più anziani si godono lo show dai piani alti.
Ora il cumulo di macerie verrà portato via, a dicembre si inizia coi lavori di costruzione una casa di riposo convenzionata con l’Ulss.
Inizia un nuovo capitolo per Montegrotto.