Siccità, Carmignano cede acqua ai comuni in difficoltà. Il Sindaco lancia un appello

Si è svolto a fine luglio il tavolo tecnico per il monitoraggio dei prelievi dei pozzi che dissetano una parte del Veneto chiesto dal Sindaco Eric Pasqualon a cui hanno partecipato i rappresentanti di ETRA, Regione, Consiglio di Bacino e degli uffici periferici dei ministeri della transizione ecologica (USSRI) e delle infrastrutture (dighe e infrastrutture idriche).
Sul territorio di Carmignano infatti esistono diciassette pozzi gestiti da ETRA che prelevano attualmente 1300 litri al secondo che vengono immessi nelle reti acquedottistiche del Veneto per servire prevalentemente le utenze del padovano e del vicentino ma anche della provincia di Rovigo. A causa della crisi idrica esistente Etra ha comunicato informalmente al Municipio che verrà attivato un pozzo sperimentale dismesso degli anni ’80 per portare l’emungimento della falda a 1500 litri al secondo. Il limite complessivo massimo previsto dalla VIA (Valutazione di Impatto ambientale) subordinato all’effettiva ricarica della falda per il campo pozzi di Carmignano di Brenta è di 1750 litri al secondo, quindi il prelievo è ancora ampiamente entro i limiti previsti. "Chiedo alla Regione del Veneto di rilanciare l’accordo di programma - dichiara il sindaco Eric Pasqualon - che prevede lavori di completamento del nostro acquedotto carmignanese e anche lavori che garantiscono la ricarica della falda: iniziative previste e che oggi sono assolutamente prioritarie”.
Nel frattempo in Municipio vengono analizzati i dati forni dal CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) che monitora in tempo reale le falde acquifere. “Ci vengono forniti periodicamente i dati del livello della falda - sottolinea Pasqualon - e negli ultimi due anni gli esperti ci dicono che c’è stato un progressivo abbassamento dei livelli di falda, ma che nonostante la siccità e la crisi idrica in corso la situazione non è compromessa. Ribadisco però - conclude Pasqualon - che a garanzia dell’ambiente, dei cittadini, del territorio, delle aziende e del mondo agricolo, è assolutamente necessario che la Regione del Veneto riprenda in mano l’accordo di programma scaduto nel 2017 che tutelava i Comuni rivieraschi rispetto a tutta una serie di opere di ricarica della falda che andavano a compensare l’effettivo emungimento".
E ribadisce il Sindaco: "A Carmignano con i cittadini aspettiamo (come previsto dagli accordi) opere acquedottistiche locali di completamento e la realizzazione di opere di interesse generale affinché sia tutelata la ricarica delle falde!. Infine smentisco - conclude Pasqualon - la realizzazione di ulteriori pozzi sul nostro territorio come erroneamente hanno riportato nei giorni scorsi alcune testate giornalistiche della provincia di Rovigo». L’equivoco infatti nasce dalla riattivazione di un pozzo già realizzato, ma fino ad oggi mai utilizzato, che sarà utilizzato durante i periodi di manutenzione programmata o in caso di guasto ad uno dei pozzi esistenti".