Attualità di Redazione , 24/08/2022 14:55

Focus Veneto Agricoltura: le previsioni della vendemmia nel territorio

Vendemmia Colli Euganei
Vendemmia Colli Euganei

Il 2022 è un'annata caratterizzata da andamenti climatici anomali e da una siccità mai vista prima, che ha messo a dura prova i viticoltori veneti, impegnati anche a contrastare insidiose fitopatie”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Fedrico Caner, ha introdotto questa mattina il secondo focus del Trittico Vitivinicolo Veneto, “storico” evento (48^ edizione) organizzato da Regione del Veneto e Veneto Agricoltura con AVEPA, ARPAV, CREA-VE e UVIVE, dedicato alle previsioni della vendemmia in Veneto, nel restante Nord Est, nelle principali regioni vitivinicole italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sicialia), nonché in Francia e Spagna. “Si è temuto che la produzione ne risentisse fortemente – ha proseguito l’assessore - ma le piogge di agosto, un'oculata gestione dei vigneti e la preparazione dei nostri viticoltori, hanno consentito di mantenere le produzioni su discreti livelli, pur se con qualche riduzione che, secondo le ultimissime stime, potrebbe raggiungere mediamente nella nostra regione il 10% rispetto allo scorso anno, con punte superiori nei vigneti di collina non irrigati. L’andamento meteo delle prossime settimane sarà determinante per una buona riuscita della vendemmia. A confortare è la buona qualità delle uve che dovrebbe consentire al vigneto veneto di mantenere il primato che già occupa a livello nazionale e a rafforzare la considerazione che i nostri vini hanno acquisito presso i consumatori nei mercati internazionali”.

Anche nel Veneto dunque si è acceso il semaforo verde che segna il via della vendemmia. I primi grappoli a cadere nei cesti sono quelli delle varietà precoci (Pinot e Chardonnay per basi spumante) il cui inizio ufficiale è in programma tra il 26 e il 29 agosto, ma va detto che in alcune aree del vicentino e del padovano la raccolta è iniziata subito dopo Ferragosto. Seguirà la vendemmia di tutte le altre varietà: Glera (Prosecco) dal 10 settembre, Merlot dal 13, Corvina dal 16, Garganega dal 19, solo per citare alcuni tra i principali vitigni veneti.

I dati previsionali quanti-qualitativi della vendemmia 2022 sono stati presentati questa mattina on-line (con anche la diretta sulla pagina Facebook di Veneto Agricoltura, dove è disponibile la registrazione dell’intero focus) agli operatori vitivinicoli che come ogni anno attendono questo momento per inquadrare l’imminente vendemmia nei tre Paesi cardine della viticoltura europea e mondiale: Italia, Francia e Spagna, con focus particolare sul Veneto.

Il denominatore comune che ha caratterizzato, praticamente ovunque, l’annata vitivinicola in corso sono state le alte temperature e la scarsità di piogge, due fattori che avranno senz’altro una certa incidenza sulla produzione vendemmiale nel Veneto, ma anche nelle altre aree vitivinicole.

Fortunatamente le precipitazioni registrate nel mese di agosto hanno raddrizzato una situazione che stava diventando allarmante, in particolare nei vigneti non serviti da irrigazione di soccorso. Anche le temperature, in particolare quelle notturne, da qualche giorno si sono notevolmente abbassate facendo ben sperare per una vendemmia molto interessante soprattutto per le varietà medio-tardive.

Padova e Rovigo

Nell’area vitivinicola patavina e rodigina, come del resto in altre zone del Veneto, la situazione nei vigneti si presenta molto variabile in funzione della disponibilità di sistemi di irrigazione di soccorso e – nel padovano - a seconda che i vigneti si trovino in zona collinare o in pianura. Anche le numerose estirpazioni di vite colpite da Flavescenza dorata contribuiscono a ridurre le quantità che saranno vendemmiate. Sui Colli Euganei, rispetto al 2021, la produzione dovrebbe risultare in calo del 20%; nelle zone di pianura, invece, dove lo scorso anno la quantità di uva raccolta aveva subito una riduzione a seguito delle gelate primaverili, si stima un incremento di produzione di circa il 10%, soprattutto nei vigneti serviti da irrigazione di soccorso. La messa a dimora di nuovi impianti non ha certo compensato le riduzioni previste, per cui dovrebbe incidere solo di qualche punto percentuale (1-5%) sulla vendemmia complessiva.