Attualità di Morena Trolese , 11/05/2022 12:00

Il long covid esiste: tracce negli occhi. Ricerca degli oculisti dell'ospedale di Padova VIDEO

Lo studio della Clinica oculistica dell'Azienda Ospedaliera

Gli effetti del long covid sul sistema nervoso esistono. Lo prova uno studio della clinica oculistica dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova in cui gli specialisti hanno fotografato la cornea di un gruppo di guariti non vaccinati dopo la seconda ondata. 


Cervello annebbiato, stanchezza, disturbi muscolari in chi è guarito dal covid.

Non è solo una condizione psicologica causata dalla malattia e dall’isolamento: ecco la prima prova che il long covid esiste davvero.

Uno studio innovativo della clinica oculistica dell’Azienda Ospedaliera- Università degli studi di Padova sulla cornea mostra i segni indelebili che il virus lascia nel sistema nervoso indipendentemente dalla gravità dell’infezione.


L’equipe del professore Edoardo Midena in un’esame veloce, indolore e non invasivo ha utilizzato un retinografo per fotografare la periferia degli occhi di 151 soggetti con più di 20 anni durante la prima ondata e non ancora vaccinati. Nel 75% di loro le fotografie mostrano nervi lesionati. Anche senza particolari dolori o fastidi lamentati dai pazienti.

La cornea, dunque, come fotografia ma anche come registratore del virus.

Edoardo Midena, direttore della clinica oculistica Azienda Ospedalieri spiega: “Dalle foto si vede che i nervi sono lesionati, privi di energia e i nervi dell’occhio non cambiano con l’età, è quindi chiaro che il covid intacchi proprio il sistema nervoso in una zona, la cornea, priva di vasi sanguigni”.

“Lo stesso vale anche per i bambini”, aggiunge Midena.

Il passo successivo sarà ampliare la ricerca a soggetti guariti vaccinati, oltre che il follow up nel tempo del primo gruppo sottoposto a screening. 

Il virus penetra nelle cellule del sistema nervoso centrale e lo si capisce da una geografia confusa delle linee ossia dei nervi.

Midena vorrebbe poter applicare questo metodo di indagine a tutta la popolazione, per approfondire il diabete e altre patologie.

“Perché gli occhi sono specchio del corpo più che dell’anima”, puntualizza lo studioso.