Attualità di MT , 25/05/2022 14:44

L'ospedale Sant'Antonio ci mette il cuore. Unità cardiologica potenziata VIDEO

L'équipe di cardiologi

Cardiopatici gravi al Sant’Antonio oltre che al Gallucci dove ci sono 60 posti letto. La necessità di abbattere le liste d’attesa allungate causa covid ha permesso di potenziare l’unità cardiologica all’ospedale di via Facciolati con una équipe di cardiologi d’eccellenza, giovani leve e infermieri in formazione e una sala operatoria ad hoc con due strumentazioni che permettono di usare la piastra operatoria anche per le urgenze legate alle patologie cardiache.

Sabino Iliceto, direttore della Clinica chirurgica dell’Azienda ospedaliera-Università di Padova commenta: “E’ nella crisi che tiriamo fuori il meglio, lo diceva Einstein”.

La pandemia ha stravolto la quotidianità e anche la gestione dei reparti, da un momento di estrema difficoltà si sono trovate soluzioni che non solo verranno ora messe a regime ma anche replicate in altre aree dell’Azienda Ospedaliera che per smaltire gli 802 casi di cardiopatici a rischio in lista di attesa per un ricovero ha sperimentato l’efficace metodo del “reparto senza letti”, al mattino esami in ambulatorio, al pomeriggio il ricovero vero e proprio.

Giuseppe Dal Ben, direttore generale Azienda Ospedaliera, precisa in tono scherzoso: “Non li abbiamo tolti i letti, bensì potenziati con il turbo”. 

La sala operatoria multifunzionale del Sant’Antonio è attiva dallo scorso 7 marzo, a gestire un team in gran parte rosa, è la dottoressa Loira Leoni, cardiologa e aritmologa anche dei bambini.

Non solo liste d’attesa da azzerare. Il lavoro è già andato oltre: in pochi mesi sono stati 132 i pazienti cardiaci deviati dal centrale al Sant’Antonio.