Attualità di MC , 16/08/2021 9:11

Torna la Giostra della Rocca, e verrà nominato il Piatto Tipico di Monselice

Palio di Monselice

La 36a edizione della Giostra della Rocca di Monselice, sarà arricchita quest’anno dal “Piatto di Federico II”, un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale per valorizzare e incentivare la ristorazione del territorio, coinvolgendo i cuochi di ristoranti, trattorie, agriturismi, punti di ristoro, in collaborazione con il Comitato Giostra della Rocca, Pro Loco e Ascom. I cuochi si cimenteranno nella realizzazione del “Piatto di Federico II” preparato con ingredienti e prodotti in uso nel Medio Evo, ai tempi dell’imperatore. Un’apposita giuria, formata da esperti del settore e giornalisti enogastronomici, premierà il miglior piatto sabato 28 agosto 2021 e diverrà patrimonio del Comune di Monselice. Da settembre ogni ristorante potrà preparare il Piatto premiato.

L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato: Enrico Turrin, consigliere provinciale delegato alla Cultura, Elisa Venturini, consigliere Regione del Veneto, Luca Piccolo, assessore al Palio di Monselice e agli Eventi, Andrea Parolo, assessore alla Cultura del Comune di Monselice, Riccardo Ghidotti, storico, Maria Grazie Canazza, presidente Pro Loco di Monselice, alcuni rappresentanti delle associazioni Comitato Palio di Monselice, Ascom.

 

“Il Veneto è una regione – ha dichiarato Elisa Venturini – che prima della pandemia poteva contare sulla presenza di milioni di turisti, ma il bello e il buono sono rimasti, quindi dobbiamo lavorare affinché non vengano dimenticati i valori artistici, storici e culturali della nostra terra. I risultati si ottengono con il lavoro di squadra e la Giostra di Monselice ne è la dimostrazione più tangibile. Mi piace pensare che “sapere” deriva dal latino “sapio”, avere sapore, il sapere indica che il sapore passa attraverso il gusto, il mangiar bene e la tradizione. Il piatto di Federico II è il connubio tra la terra e la nostra cucina, perché la cucina fa parte del nostro vissuto, della nostra storia e per noi italiani è sempre una connessione fondamentale”.

 

“Sarà un’occasione unica – ha detto Enrico Turrin, consigliere provinciale delegato alla Cultura - per tuffarsi nella cultura e nelle tradizioni locali, immergendosi nelle rievocazioni dei momenti più significativi della storia del

Medio Evo e gustandone i prodotti tipici. Da sempre momento di grande aggregazione, la Giostra della Rocca si propone come una delle manifestazioni più rappresentative della Città di Monselice e un’occasione privilegiata per “vivere” la storia del territorio, che si rinnova nell’atmosfera medievale, nei costumi e oggi anche nei piatti tipici. Per questa occasione, ogni angolo della città diventa suggestivo e si tocca con mano il lavoro di tanti volontariati coinvolti nella vita della propria contrada che accompagna la messa a punto della manifestazione. Ringrazio tutti per l’impegno e la partecipazione a questo appuntamento che è diventato un momento storico per tutto il territorio e un valore aggiunto per il turismo”.

 

L’Assessore alla Giostra della Rocca Luca Piccolo ha dichiarato che parte da quest’anno il progetto del Piatto di Monselice in occasione della 36a edizione della Giostra. L’idea è quella di dare un impulso all’attività della ristorazione monselicense e si è voluto partire nonostante le difficoltà dovute al covid-19 che hanno ristretto le manifestazioni in atto. La Giostra della Rocca si svolgerà nelle due settimane centrali di settembre in forma ridotta dando tuttavia impulso alla manifestazione stessa. I turisti che parteciperanno agli eventi della Giostra potranno degustare il Piatto di Federico II in qualsiasi ristorante dal mese di settembre.

 

L’Assessore alla Cultura e vice sindaco Andrea Parolo ha sottolineando che il Comune di Monselice dispone di un primato importante in quanto è l’unica città del Nord Italia a possedere una cinta muraria fatta realizzare dall’imperatore Federico II. “Per questo l’Amministrazione Comunale ha voluto promuovere il Festival Stupor Mundi (con il Patrocinio della Provincia di Padova e il contributo della Regione Veneto) incontri con la storia, giunto alla seconda edizione. Il Festival Stupor Mundi costituisce un ciclo di appuntamenti dedicati all’eredità federiciana nella città, che offre lo spunto per ripercorrere la storia e valorizzarne il lascito architettonico rappresentato dal Mastio Federiciano.

 

Lo storico monselicense Riccardo Ghidotti ha rievocato, attraverso ricerche archivistiche, alcuni piatti tipici dell’epoca. “Troviamo testimonianze in Marin Sanudo, Ruzante, Bozza, Furlani, Bonatti. La tradizione tramanda piatti medievali, ad esempio, la zuppa del priarolo a base di cinque cereali (era il pasto consumato dai lavoratori delle cave di trachite), la trippa porrata a base di porro, il pollo ruspante sia arrosto che lessato, i fagioli detti Cenerini dal guscio sottile con l’occhiolino nero, i capperi delle mura di Monselice importati da Federico II dalle terre del sud, il lattonzolo degli Euganei, il fegato porrato, lo stinco di cinghiale. Per i dolci le mandorle importate da Federico II, la mostarda di Monselice, meno agra della vicentina e meno dolce della cremonese”