Attualità di Redazione , 18/06/2021 7:52

Domenica la reliquia di Sant’Antonio in pellegrinaggio per tornare a Venezia

Reliquia Sant’Antonio, avambraccio del Santo
Reliquia Sant’Antonio, avambraccio del Santo

Domenica 20 giugno farà ritorno a Venezia la reliquia di Sant’Antonio, che per la prima volta è stata oggetto di un pellegrinaggio, durato una settimana, per confermare il legame tra Venezia e Padova in occasione delle celebrazioni per la nascita di Venezia, 1600 anni fa. La reliquia, un avambraccio del Santo custodito nella Basilica della Salute da oltre tre secoli e mezzo, ha toccato alcuni luoghi della terraferma veneziana - l’Ospedale dell’Angelo di Mestre, la parrocchia di Sant’Antonio a Marghera e l’Ospedale di Dolo - significativi di questo lungo periodo pandemico, che sono diventati spazi di sofferenza e di lutto, ed è stata esposta sull’altare del Santo, a Padova. Nata dalla collaborazione tra il Patriarcato e il Comune di Venezia, su invito del rettore della Basilica del Santo di Padova, la celebrazione è stata fortemente voluta dall’Amministrazione proprio in occasione dei 1600 anni dalla fondazione della città. 
Il viaggio di ritorno in laguna inizierà alle ore 12 e, come per il primo tragitto, la reliquia sarà scortata dall’Arma dei Carabinieri: si partirà con mezzi acquei dal Portello, si compirà un pellegrinaggio lungo il fiume Brenta, percorrendo le chiuse fluviali, sino alla laguna seguendo lo stesso tragitto che fece nel 1652 fa quando fu donata alla Repubblica Serenissima. Lungo il tragitto di ritorno verranno compiute alcune soste, senza discesa a terra, nei pressi delle parrocchie di Stra, Dolo, Mira e Oriago per un saluto alle comunità. Alle 18.15 la reliquia sarà accolta a Venezia dal Patriarca Francesco Moraglia e dall’assessore alla Coesione sociale e al Turismo Simone Venturini, in Campo San Samuele, da dove la reliquia, trasbordata sulla ‘Dogaressa’ bianca, l’imbarcazione storica della flotta dell’Amministrazione comunale per il trasporto dei Pontefici in visita a Venezia dagli anni ’60 a oggi, compirà l’ultimo tratto della “peregrinatio” lungo il Canal Grande sino a Campo della Salute. All’interno della Basilica della Salute, alle ore 18.45 il Patriarca presiederà una Santa Messa di ringraziamento. La Messa potrà essere seguita anche in diretta streaming sulla pagina Facebook di Gente Veneta.
La devozione di Venezia a Sant’Antonio risale al 1651 quando, su proposta di Giovanni Grimani, che era stato podestà di Padova, la Serenissima fece voto a Sant'Antonio per chiedere la cessazione delle ostilità con l’Impero Ottomano. Dal 1645 al 1669 venne infatti combattuta una lunga ed estenuante guerra tra la Dalmazia e le isole dell’Egeo, in in particolar modo sull’isola di Creta (chiamata Candia dai veneziani). Creta-Candia, grazie alla sua posizione strategica, era il più grande, importante e ricco avamposto veneziano nell’Egeo ed era già occupata in parte dai turchi, che ne assediavano la fortezza veneziana. La Repubblica ricorse anche alla diplomazia per cercare di raggiungere una tregua o, quantomeno, ottenere il rinforzo di altre potenze straniere. Così, nell’erigendo tempio della Salute, progettato dal Longhena, si decise di realizzare un altare votivo al Santo. La reliquia venne trasferita a Venezia nel 1652 e da allora ininterrottamente, il 13 giugno di ogni anno, si svolge la celebrazione per sciogliere il voto, esponendo la reliquia sull’altare di Sant’Antonio per la devozione dei fedeli.