Attualità di Redazione , 05/06/2021 8:04

200 anni di Altavita Ira tra accoglienza agli anziani, etica e passione

Paolo Fotuna, Vescovo Cipolla e Fabio Incastrini
Paolo Fotuna, Vescovo Cipolla e Fabio Incastrini

Duecento anni sono davvero tanti per la vita di un’organizzazione sociosanitaria. Segno che ha saputo evolvere e rinnovarsi nel tempo, adattandosi alle contingenze e ai bisogni del momento, anch’essi sempre sfidanti e in continua trasformazione. “AltaVita-IRA, la realtà di assistenza all’anziano più longeva di Padova, festeggia i due secoli di vita ed è un traguardo che le dà onore e merito” ha detto il DG dell'Ulss 6 Paolo Fortuna.

Nata come opera benefica e caritatevole nel 1821, la struttura ha sempre offerto accoglienza ai più fragili, passando dall'ente elemosiniero delle origini all’istituzione pubblica di assistenza e beneficienza all’anziano che conta oggi ben sei sedi operative per un totale di quasi 600 posti letto, 430 dipendenti e oltre 100 servizi appaltati. Una “macchina dell’assistenza” al tempo stesso solida e dinamica, così ben inserita nel tessuto sanitario e sociale del nostro territorio, e cresciuta negli anni attraverso quelle partnership pubblico-private di spessore che rappresentano il concreto valore aggiunto del modello assistenziale veneto.

Tra le iniziative organizzate in occasione del bicentenario dalla fondazione dal Presidente dell’AltaVita-IRA, dottor Fabio Incastrini, e dal Direttore Generale, dottoressa Sandra Nicoletto, anche il convegno di ieri pomeriggio 'Assistere l’anziano oggi: tra arte e tecnica'. "Un’occasione speciale per fare un bilancio di questi due secoli di attività ininterrotta, ma soprattutto per immaginare il futuro dell’assistenza all’anziano, e provare come sempre a cogliere le sfide con etica, passione e lungimiranza' ha concluso il DG Paolo Fortuna.