Etra e i comuni uniti per la tutela del Brenta
I cittadini richiedono sempre più attenzione alla natura e i Sindaci Rivieraschi, in un anno così difficile per il nostro Paese, rispondono. Grazie alla lungimiranza di 8 nuovi Comuni, che hanno deciso di sostenere e cofinanziare l’iniziativa Parco Fiume Brenta, l’ambiente può iniziare a tirare un sospiro di sollievo.
Troppo spesso si parla dei fiumi solo quando diventano una minaccia o un problema, proprio come avvenuto in queste settimane a causa delle forti piogge, ma i fiumi sono molto di più di questo. In particolare, l’area del medio Brenta, che si estende da Bassano del Grappa a Padova, è riconosciuta a livello europeo e inserita all’interno della Rete Natura 2000: si tratta infatti di una delle principali fonti di acqua potabile della Regione e di un sito ambientale di grande importanza naturalistica e turistico-ricreativa. Purtroppo, fino ad oggi, la mancanza di un piano di gestione integrato ha comportato l’aggravarsi di problematiche ambientali e gestionali. Nel 2020, per l’effetto della pandemia, le aree ricreative del fiume sono state prese d’assalto da turisti e visitatori in cerca di uno spazio all’aria aperta, spesso creando problemi di rifiuti, parcheggio e ordine pubblico. Dalla consapevolezza che la “domanda di natura” è ormai un trend in forte crescita e dal riconoscimento del fondo per l’ambiente LIFE della Commissione Europea e del PSR della Regione Veneto che hanno finanziato il progetto con un totale di circa 3 milioni di euro, è nata l’iniziativa Parco Fiume Brenta, grazie alla quale le amministrazioni comunali, le aziende, i cittadini e gli agricoltori hanno l’opportunità di partecipare al più grande progetto di valorizzazione mai realizzato nel territorio del medio Brenta.
Questo dicembre, al termine di un anno non semplice per il Veneto, altri otto Comuni si sono distinti per la loro lungimiranza e hanno deciso di sostenere l’iniziativa diventandone sostenitori e cofinanziatori:
Il Comune di Bassano del Grappa, grazie al Sindaco Elena Pavan e il Vice Sindaco Roberto Marin: “La Città di Bassano del Grappa deve molto al Fiume Brenta, sulle cui sponde è sorta, è cresciuta ed ha prosperato nei secoli, forte della sua posizione strategica. Fiume che caratterizza anche il suo profilo, regalandole quello che è il simbolo universalmente conosciuto della Città, ovvero il Ponte degli Alpini. Il Brenta è ancora oggi uno dei luoghi maggiormente frequentati dai bassanesi, che amano trascorrere il loro tempo libero passeggiando lungo le sponde del fiume in ogni stagione. Valorizzare questa storica via d’acqua, dal punto di vista turistico, paesaggistico ed ambientale, mediante un approccio coordinato di più soggetti, è fondamentale per la tutela e lo sviluppo di quella che è una risorsa fondamentale non solo per Bassano, ma per tutto il Veneto ed il suo territorio”.
Il Comune di Cittadella, grazie al Sindaco Luca Pierobon e al vicesindaco Marco Simioni: “Un progetto importante che si inserisce nel percorso di valorizzazione e sostenibilità ambientale che l'Amministrazione ha da sempre portato avanti. L'area del medio Brenta è un'area naturalistica degna di essere tutelata: valorizzarla significa dare un valore aggiunto al nostro territorio in termini tanto paesaggistici, con la promozione di un'educazione ambientale volta alla tutela e alla pulizia del territorio, quanto economico-turistici con una migliore sostenibilità delle aziende agricole locali e un'ulteriore opportunità di promozione del turismo slow”.
Il Comune di Curtarolo, grazie al Sindaco Martina Rocchio e all’Assessore Alessandro Mazzon: “Il fiume Brenta è una grandissima risorsa oltre che un vero spettacolo della natura, non solo per i cittadini del Comune di Curtarolo. La sinergia tra comuni, associazioni ed enti è fondamentale per dare sempre più risalto a questo grande patrimonio naturalistico. Accogliamo quindi con grande piacere il progetto Parco Fiume Brenta per sensibilizzare la collettività su tematiche importanti come la protezione ambientale e la corretta gestione di questa risorsa riconosciuta a livello europeo per la sua importanza ambientale”.
Il Comune di Grantorto, grazie al Sindaco Luciano Gavin e all’Assessore Antonio Miazzo: “Le nostre radici, la nostra storia, sono indissolubilmente legate alla nostra Brenta! Ogni persona della comunità di Grantorto sente e vive il Nostro Fiume come parte integrante della vita sociale, politica, economica e culturale. Insieme tra noi possiamo e vogliamo fare tesoro dell’importante valore di questa nostra risorsa perché le sue potenzialità siano ancor più valorizzate ed apprezzate con la nostra adesione al progetto. Risorsa Ambientale, Idrica e Turistico-ricreativa che feconda le radici della nostra terra”.
Il Comune di Limena, grazie al Sindaco Stefano Tonazzo e all’Assessore Eleonora Paccagnella: "Il Comune di Limena è da sempre in prima linea nella difesa e preservazione del nostro territorio, ecco il motivo che ci ha spinti ad aderire a questo importante e lungimirante progetto. L'educazione ambientale nelle scuole, le giornate ecologiche, il presidio ambientale nelle aree più sensibili del nostro Comune sono da sempre i nostri obiettivi, che abbiamo condiviso fin da subito con il Parco fiume Brenta. Più servizi ‘green’ per il nostro Comune".
Il Comune di Piazzola sul Brenta, grazie al Sindaco Valter Milani e all’Assessore Igor Callegari: “Piazzola sul Brenta ha il fiume non solo nel testo del nome della città ma anche nell’animo di ogni cittadino. Il Brenta e il suo territorio circostante rappresentano un’area naturalistica di estrema bellezza, da sempre vissuta e frequentata dai piazzolesi. L’iniziativa Parco del Brenta mira a valorizzarlo e proteggerlo, promuovendo iniziative di tutela e di cura dell’ambiente. L’adesione al progetto è convinta e sono certo darà importanti risultati soprattutto perché condivisa con gli altri comuni rivieraschi”.
Il Comune di Pozzoleone, grazie al Sindaco Edoardo Tomasetto e all’Assessore Silvano Andreatta: “L’amministrazione comunale di Pozzoleone, ha ritenuto di aderire a questa iniziativa, in quanto la sinergia fra comuni e i vari enti valorizza il territorio, sensibilizza la cittadinanza al grande patrimonio naturalistico che offre il nostro fiume. Inoltre, questa unione deve essere uno stimolo comune per la salvaguardia delle acque, la messa in sicurezza delle zone a rischio idrogeologico, la raccolta dei rifiuti, la sistemazione delle ciclo vie nelle zone oggi poco fruibili dalla cittadinanza”.
Il Comune di Vigodarzere, grazie al Sindaco Adolfo Zordan e all’Assessore Alessandra Bergamin: “L’Amministrazione Comunale di Vigodarzere, insieme al Sindaco Adolfo Zordan, ha ritenuto opportuno aderire all’iniziativa Parco Fiume Brenta al fine di assicurare la conservazione della biodiversità e degli habitat naturali e per favorire una maggior tutela ambientale dell’ecosistema fluviale, che costituisce la principale risorsa paesaggistica del nostro territorio”.
Questi Comuni si confermano così essere in prima linea per la difesa di un territorio, quello del fiume Brenta, che è da sempre nel cuore di tutti ma che ora, più che mai, necessita della nostra protezione. In particolare, i cittadini dei Comuni cofinanziatori potranno usufruire gratuitamente di: percorsi di educazione ambientale per le scuole elementari e medie, attività per migliorare la sostenibilità delle aziende agricole all’interno dell’area Natura 2000, giornate ecologiche di raccolta rifiuti e soprattutto di un presidio ambientale integrato lungo l’asta del fiume che permetterà, a partire dal prossimo anno, di rendere le aree più pulite e sicure per tutti.
Il Parco Fiume Brenta unisce così tutti i Comuni Rivieraschi (quindici in totale) perché le nuove Amministrazioni si aggiungono ai primi sei cofinanziatori (Comune di Campo San Martino, Comune di Cartigliano, Comune di Fontaniva, Comune di Nove; Comune di Tezze sul Brenta e Comune di San Giorgio in Bosco) e al Comune di Carmignano di Brenta partner del progetto LIFE Brenta 2030 fin dalla sua nascita. Nel prossimi mesi i promotori dell’iniziativa (Etra, Etifor, Veneto Acque, il Consiglio di Bacino Brenta, il Comune di Carmignano, Veneto Agricoltura e l’Università di Padova) inizieranno insieme a tutti i Comuni un percorso di governance che deciderà il futuro dell’area affrontando temi come la gestione comune del patrimonio naturalistico, delle aree di salvaguardia idrica, della raccolta dei rifiuti e della ciclovia, arteria centrale di mobilità lenta lungo l’asta fluviale.