la Redazione

Vannacci candidato, Lega spaccata. Giorgetti: "Non condivido le sue affermazioni"

Il ministro Giancarlo Giorgetti è tranchant, Roberto Vannacci "non è della Lega" risponde a chi gli chiede un commento sulla candidatura del generale alle europee. Giorgetti è a Varese, nella sede della Lega per sostenere la candidatura di Isabella Tovaglieri. "Lei - invece fa notare - è una candidata figlia di questa terra, sente quello che pensa la gente, serve il territorio". Vannacci no, gli fanno notare. "Frase corretta e contiene già la risposta". Sulle dichiarazioni recenti di Vannacci Giorgetti replica solo seccamente: "non condivido". Ecco una serie di dichiarazioni da parte di esponenti leghisti: nelle prime ore del mattino era arrivata la nota di Roberto Marcato (QUI il servizio) 

“ANACRONISTICO” Il sindaco di Treviso, Mario Conte, non vuole entrare nel merito delle dichiarazioni di Roberto Vannacci, bollandole come '"anacronistiche e lontane dal sentiment dei cittadini". Un modo diplomatico che sottintende una secca bocciatura del pensiero del generale candidato nella Lega alle Europee che Conte commenta come "una volontà della segreteria e mi adeguo. Voglio uscire - spiega - dalle singole opinioni su idee, che non condivido, e mi baso sul confronto dei sentimenti popolari, come ogni sindaco si attiene. Sul fronte della scuola stiamo facendo un gran lavoro, anche sugli studenti affetti da disabilità e vivo quotidianamente su questa questione per non sapere quanto lavoro si è fatto, anche con forme di mediazione. E per sapere che è un'opportunità straordinaria per le persone che la disabilità non ce l'hanno. Me lo dicono i ragazzi, con caratteristiche diverse. E' anacronistico. Il resto si commenta da solo".

“CHISSA' QUANTE NE DIRA'…” "Ho già capito il personaggio e chissà quante altre ne dirà prima della scadenza elettorale delle europee. Oggi sulla differenziazione delle classi per disabili e Mussolini statista, domani chissà sui sindacati, sui gay e coì via. Io non lo voto". Lapidario il giudizio su Roberto Vannacci da parte dell'assessore regionale al Turismo e Agricoltura del Veneto, Federico Caner, che non vuole commentare le singole dichiarazioni del militare perchè non lo interessano. "Pollice verso senza se e senza ma e farò - precisa - una campagna elettorale per un candidato veneto, espressione di questa regione. Vannacci non è un candidato che incarna i valori di un movimento in cui sono entrato 30 anni fa e aveva come obiettivo il federalismo e l'autonomia. Vannacci è estraneo a questi temi e non porta avanti gli interessi del Veneto a c ui serve un politico che conosca e porta avanti le problematiche delle mie tematiche politiche e le necessità che sono intrinseche di questa parte del paese, come l'agricoltura e il turismo che sono anche i miei referati.

“QUANTO PIU' LONTANO DALLA LEGA” Le dichiarazioni, oltre alla candidatura, di Roberto Vannacci "sono quanto di più lontane dai principi della Lega". Lo chiarisce il consigliere regionale 'eretico' del Carroccio, Marzio Favero, che sull'ipotesi di classe separate per i disabili sottolinea che "una conquista didattica è stata l'integrazione dei soggetti diversamente abili. L'idea di classi separate o differenziate per rendimento riprende una visione della scuola vicina a quella della selezione dei bovini. Il concetto dei meriti applicati alla scuola - osserva - sono relativi.". Sull'idea di Mussolini statista, Favero è sintetico: "penso che Vannacci ama i dizionari semplificati, ma il termine statista non si riserva a chi ha avuto un ruolo importante nello Stato, ma a chi ha introdotto novità che hanno migliorato l' assetto dello Stato sul piano umano e della partecipazione democratica. Certamente Mussolini è stato un criminale che ha portato l'Italia alla debacle militare, annullando il sistema democratico con ricorso alla violenza e condannando il paese alla sconfitta con consistenti numeri di morti per combattere a fianco di Hitler, il peggior bastardo della scena mondiale. Quanto a Stalin, appena morto, Krusciov ha provveduto alla destalinizzazione dell'Urss.. Statisti sono stati De Gasperi, Churchill, Roosevelt ma non certo Mussolini o Stalin". "Sono affermazioni quelle dette in generale da Vannacci - concluse - inconciliabili sul piano umano, culturale e politico per un partito come la lega che, come ricordava Bossi, è nato sui valori della resistenza, della solidarietà, dell'antifascismo e della democrazia"