la Redazione

Controlli in via Tommaseo, la Polizia chiude un locale per 60 giorni

Un bar chiuso per due mesi e 200 persone identificate, molte quelle denunciate e un'espulsione sono il bilancio dei servizi di vigilanza e prevenzione svolti dalla polizia dallo scorso primo aprile a Padova, in via Tommaseo e nelle vie limitrofe. 
I controlli sono seguiti alle numerose segnalazioni fatte dai residenti e commercianti della zona, preoccupati dalla recrudescenza di episodi di microcriminalità e dello spaccio di droga. La maggior parte delle persone identificate sono stati stranieri, buona parte provenienti dall'Africa Subsahariana, con precedenti penali di vario tipo. Durante gli interventi è stata sequestrata marijuana nascosta dietro una colonna di un sottoportico e altra droga è stata invece trovata in possesso a vari migranti
Il provvedimento del questore Marco Odorisio nei confronti del bar è stato deciso dopo aver accertato nei diversi interventi, con sanzioni, che il locale continuava ad essere frequentato da avventori con precedenti penali e l'incuranza e i gestori non si sarebbero opposti a tale situazione di degrado e di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il bar era già stato oggetto nel maggio 2022 di un altro provvedimento di chiusura per 30 giorni e per questo il questore inoltrerà la segnalazione di proposta per la definitiva revoca della licenza.

L'OPERAZIONE Il 15 aprile l'unità cinofila nel corso di un controllo ha sequestro a carico di ignoti alcuni grammi di marijuana nascosti dietro una colonna nel sottoportico di via Tommaseo.
Il giorno successivo un 40enne senegalese è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per aver violato la misura dell’Obbligo di Dimora a cui è risultato sottoposto a seguito di una rapina impropria lo scorso gennaio in città quando, dopo aver rubato la bici di un cittadino del Bangladesh, lo aveva preso a pugni per guadagnarsi la fuga.
Il 18 aprile gli agenti delle Volanti ha denunciato un 21enne tunisino poiché, durante il controllo, è stato trovato in possesso di quasi 10 grammi di marijuana. Successivamente, il 19 aprile, l’Unità Cinofila ha sequestro a carico di ignoti 14 grammi di marijuana trovati in prossimità della strada.

Il 23 aprile gli agenti hanno controllato un 31enne di origini nigeriane, con precedenti a carico per reati spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, trovandolo in possesso di alcuni grammi di marijuana. Per lui è scattata la denuncia.
Il giorno dopo un italiano pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, di fatto senza fissa dimora, è stato denunciato per inottemperanza al Foglio di via emesso qualche mese fa nei suoi confronti dal Questore di Padova.

Nei giorni successivi sono proseguiti i controlli e sono state identificate numerose persone, in particolare cittadini stranieri provenienti dall’Africa centrale, alcuni con precedenti di polizia a carico, molti dei quali con regolare titolo di soggiorno sul territorio e, intorno alle 22:00 di lunedì 6 maggio, è stato effettuato un controllo all’interno del bar Mayor, in via Tommaseo, nel corso del quale sono stati identificati 6 avventori, tutti con precedenti a carico per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di immigrazione e in violazione delle norme relative allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Uno di questi, 40enne cittadino nigeriano, grazie anche all’intervento di personale dell’Unità Cinofila, è stato trovato in possesso di marijuana e dunque denunciato, mentre un 28enne tunisino, privo di documenti di identificazione, è stato accompagnato in Questura, la sua posizione sul territorio nazionale è stata verificata dall’Ufficio Immigrazione e, nella giornata di martedì 8 maggio, è stato collocato in un Centro di Permanenza e Rimpatri, con provvedimento di allontanamento del Questore Marco Odorisio. Si tratta della quarta espulsione dall’Italia di cittadini stranieri identificati nell’area di via Tommaseo, nelle ultime settimane.

All'interno del bar sono state riscontrate numerose precedenti occasioni con la costante ed abituale presenza di avventori spesso gravati da precedenti specifici in materia di spaccio di droga. Per queste ragioni il Questore ne ha disposto la chiusura per 60 giorni. Nel tempo all'interno del locale, nonostante i ripetuti controlli e i provvedimenti sanzionatori cui è stato sottoposto, hanno continuato ad essere presenti persone con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio nonché connessi con lo spaccio di stupefacenti e correlato consumo, tutti elementi che concorrono a definire una situazione di pericolo grave per la sicurezza pubblica. LA chiusura si è resa necessaria per ragioni di sicurezza e ordine pubblico.