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Palestina, blitz nelle mense scolastiche di Spazio Catai VIDEO

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La componente studentesca dell’università, guidata dagli attivisti dello spazio Catai, continua a chiedere un incontro pubblico con la rettrice. Oggi alle 13 con bandiere e volantini sono entrati in mensa Piovego per rilanciare l’assemblea pubblica di giovedì 2 maggio.

«Davanti al genocidio in corso in Palestina, UniPd e la Rettrice Mapelli continuano a rifiutare un incontro pubblico e la possibilità di mettere in discussione gli accordi della nostra Università con aziende produttrici di armi e con le università israeliane» affermano gli studenti pro Palestina. «Dando seguito all’assemblea pubblica tenutasi in conclusione dell’occupazione di un aula a Palazzo Bo, invitiamo studenti, dottorandi, ricercatori, docenti e personale tecnico amministrativo dell’università a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà giovedì 2 maggio alle 18 nel cortile del Bo».

All’assemblea di giovedì si discuterà del boicottaggio accademico, ovvero la rescissione degli accordi con le università israeliane, e delle ragioni a suo sostegno. Da mesi in Italia gli studenti nelle università si mobilitano chiedendo la fine della complicità con il genocidio in corso in Palestina, e la richiesta continua a essere quella, ora anche sulla scorta delle mobilitazioni che stanno infiammando i campus americani. L’obiettivo dell’assemblea di giovedì sarà quindi la stesura di una mozione da presentare al Senato Accademico del 14 maggio.

«Continuiamo a mobilitarci al fianco del popolo palestinese e della sua resistenza al colonialismo e all’apartheid. Invitiamo alla partecipazione all’assemblea in modo che l’Università non possa più ignorare la nostra voce: vogliamo che UniPd ascolti i propri studenti e faccia la propria parte per indebolire il sistema genocida di Israele» concludono gli studenti.