la Redazione

Interrogatorio di Friso: "Mi sono difeso". Per la Procura è omicidio premeditato

Per la Procura quello di Michael Boschetto è un omicidio premeditato. Il 31enne è sarebbe stato ucciso all'alba di sabato 27 aprile dal vicino di casa Giacomo Friso, 34enne con un passato difficile e da anni finito nel vortice della tossicodipendenza. Quest'ultimo si trova in carcere, al Due Palazzi, dallo stesso giorno con l'accusa di omicidio volontario. Ieri si è tenuto l'interrogatori di garanzia al termine del quale c'è stata la convalida dell'arresto in carcere.

Davanti al Gip Friso ha raccontato la sua versione dei fatti: “Litigavamo fin da bambini. Abbiamo sempre litigato. Ero uscito presto e ho messo un coltello nel vialetto che porta all'ingresso di casa sua. Sono rientrato a casa mia, poi sono uscito di nuovo sapendo che lo avrei visto. Michael ha aperto la porta, è venuto fuori per picchiarmi, mi ha preso a pugni e buttato a terra. E io mi sono difeso prendendo il coltello che avevo messo là”.
Il Gip Elena Lazzaretto però non ha creduto alla sua versione tanto da contestargli oltre all'omicidio volontario anche l'aggravante della premeditazione. Uno dei due legali di Friso, l'avvocato Enrico Cogo nominato con la collega Tamara Fattore, ha chiesto la derubricazione dell'accusa originaria (omicidio volontario) in eccesso colposo di legittima difesa, ma non è stata accolta. 

Il movente dell'omicidio di via Gomiero a Villafranca Padovana al momento non è ancora noto. I coltelli recuperati dai Carabinieri nel giardino di casa del killer sono due. Lì vicino anche una bici senza una ruota. Friso ha raccontato: “Mi sono presentato a casa di Boschetto con la ruota della mia bicicletta in mano, lui non voleva aprire, quando lo ha fatto mi ha gettato a terra”. La ruota, effettivamente mancante dalla bicicletta di Friso, al momento non è stata trovata.

Dopo aver lasciato a terra agonizzante Boschetto, Friso si è messo in fuga. Aveva tentato di scappare scavalcando la recinzione del giardino dei suoi vicini, ma è stato visto da un agente della Polizia che si è svegliato per il trambusto e dal suo cane. Dopo un breve inseguimento è stato bloccato. Nel frattempo sono stati inutili i tentativi del Suem di salvare la vita al 31enne.

L'inchiesta continua. Il 2 maggio il pm Roberti affiderà l'incarico a un esperto per l'autopsia sul corpo vittima.