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Maltempo, Zaia: "Ai cittadini dico che i bollettini sono previsioni, usiamo il buon senso" VIDEO

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Il maltempo della settimana scorsa in Veneto lascia un primo, pesante, bilancio: oltre mezzo miliardo di euro di danni. Cento milioni di euro per i danni alle cose, altri 500 milioni euro per le opere che servono per sistemare gli argini che non hanno retto alla potenza dei fiumi, come il Tagliamento.

32 frane in montagna e spiagge martoriate tra Jesolo, Caorle e Bibione, dove servono oltre 5 milioni di euro. 

La Regione Veneto ha deliberato la richiesta dello stato di emergenza al governo.

“Stavolta ne usciamo con le ossa parzialmente rotte, priorità alla Toscana ma anche il Veneto – dice Zaia da Palazzo Balbi – rientra nel decreto nazionale per l’emergenza alluvione. Poi la raccomandazione ai cittadini: “I bollettini sono previsioni, non certezze, non si viva di alibi, dando la colpa a chi non ha avvisato con precisione”, dice il presidente. 

Per le prossime ore, però, in alcuni bacini idrografici del Veneto è ancora allerta. La Protezione Civile regionale ha dichiarato allerta arancione nei bacini Po e Basso Adige e allerta gialla nei bacini Basso Brenta, Bacchiglione, Tagliamento.

Intanto la Regione estrae un asso dalla manica: punta sul decimo sito Unesco in Veneto e candida la Pesciara di Bolca, Verona, e il suo patrimonio di fossili. Per farlo, i paleontologi chiamano il primo esemplare di una nuova specie di pesci vissuta 50 milioni di anni fa e ritrovata sul monte Postale come Zaia: Zaiaichthys Postalensis.