Schianto del trenino ad Eraclea, una padovana denuncia: fratture e prognosi di oltre 40 giorni
Erano circa le 22 del 3 luglio scorso quando il trenino turistico di Eraclea si è schiantato rovesciandosi forse per l’eccessiva velocità. A bordo c’erano una trentina di persone. Nessuno è rimasto ferito in modo grave, per tanti solo uno spavento, ma c’è anche chi ha riportato fratture, escoriazioni e lesioni.
E’ il caso di una donna padovana, assistita dall’avvocato Sandro Silvestri, ha presentato denuncia contro l’autista. In seguito al sinistro ha riportato una frattura che le è costata alcuni giorni in ospedale e una diagnosi ben oltre i 40 giorni.
Oltre alla sua denuncia sono arrivate altre querele per lesioni. Si è aperta così l’inchiesta sull’incidente per chiarire quanto successo. la pm veneziana Antonia Sartori ha affidato a un ingegnere l’incarico di chiarire la dinamica. Il tecnico avrà 60 giorni per chiarire se l’autista abbia adottato uno stile di guida prudente.
Unico indagato è il 62enne Bruno Possamai, trevigiano di Spresiano, che quella sera era alla guida del ‘Trenino della Pineta’. Stando alle prima informazioni l’incidente si sarebbe verificato in seguito ad un errore umano. Presenti lungo la strada e passeggeri hanno riferito che il mezzo viaggiasse a forte velocità e a zig-zag per far divertire i turisti. L’autista invece si è sempre difeso spiegando che si sarebbe verificata la rottura di un ammortizzatore che con la presenza di un avvallamento che non è riuscito ad evitare ha scatenato l’incidente.
Il mezzo è stato sequestrato e ora sarà la procura a chiarire i fatti.