Incidente mortale di Giordano Sanginiti: incidente probatorio con perizia lungo la SR 308
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Padova, dott.ssa Maria Luisa Materia, nell’udienza tenutasi nel pomeriggio di lunedì 6 marzo, ha conferito l’incarico, nelle forme dell’incidente probatorio, per redigere una perizia cinematica onde ricostruire la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del tragico sinistro occorso all’appena ventunenne Giordano Sanginiti, di Mirano: il giovane ha perso la vita il 4 febbraio scorso dopo essere caduto rovinosamente dalla sua moto Guzzi a causa di una delle tante, profonde buche presenti lungo la Regionale 308, la “nuova” strada del Santo, al confine tra i comuni di Cadoneghe e Campodarsego.
I suoi genitori, che sono assistiti da Studio3A e dall’avvocato Davide Ferraretto, del Foro di Padova, avevano puntato il dito fin da subito sulle condizioni di dissesto della strada presentando un esposto e il Pubblico Ministero della Procura, dott. Andrea Girlando, titolare del procedimento penale per il reato di omicidio stradale, inizialmente contro ignoti, ha successivamente iscritto nel registro degli indagati due funzionari di Veneto Strade, l’Ente gestore dell’arteria in questione, gli ingegneri il 37enne responsabile della manutenzione delle strade Regionali e Statali per le province di Padova e Vicenza, e il 60enne anche lui dirigente responsabile del settore Manutenzione, presso la direzione di Mestre di Veneto Strade.
Il Sostituto Procuratore aveva altresì disposto una consulenza tecnica cinematica sull’incidente, ma all’udienza del 22 febbraio il conferimento al consulente tecnico allora designato, il prof. ing. Luigi Cipriani di Verona, era stato “congelato” a fronte della richiesta, da parte del legale degli indagati, l’avv. Marco Vassallo, del Foro di Venezia, di procedere con la perizia attraverso la forma dell’incidente probatorio da disporre direttamente dal Gip. Il quale ha ritenuto di accogliere l’istanza e oggi ha per l’appunto affidato l’incarico all’ing. Gianfranco Pellizzaro: i familiari della vittima, attraverso l’avv. Ferraretto, hanno confermato la nomina quale consulente tecnico di parte all’ing. Pierluigi Zamuner. L’avv. Vassallo ha invece nominato per i due indagati l’ing. Mario Piacenti e il Prof. Renato Vitaliani. Il Ctu e i consulenti tecnici di parte inizieranno le operazioni peritali il prossimo 16 marzo, alle ore 10, sul posto.
Al riguardo, il legale della famiglia Sanginiti aveva chiesto espressamente che non fossero alterati i luoghi dopo che Veneto Strade, successivamente all’incidente, aveva installato, un chilometro prima, un cartello di “attenzione avvallamenti”, e dopo che l’Ente gestore, tra le polemiche, tra il 23 e il 25 febbraio, aveva pure “rattoppato” la buca “incriminata”, l’avv. Ferraretto aveva presentato formale istanza al Gip che l’asfalto a freddo che era stato aggiunto fosse rimosso per ripristinare le condizioni originarie del manto stradale durante l’attività dei periti.
Il giudice ha dato mandato al proprio Ctu di decidere se reputi necessaria questa rimozione, decisione che questi assumerà in loco il giorno del sopralluogo, infatti l’ing. Pellizzaro ha richiesto espressamente per il 16 marzo la presenza di personale di Veneto Strade nell’eventualità che ritenga di asportare il rattoppo di asfalto. Fermo restando che, dopo la richiesta dell’avv. Ferrarretto e di Studio3A per i propri assistiti, il Pubblico Ministero, dott. Girlando, ha incaricato ad hoc la Polizia Stradale di Padova i cui tecnici hanno prodotto una planimetria nella quale, con metodo scientifico, vengono riportate tutte le buche presenti in quel tratto di Regionale con la loro profondità, larghezza e conformazione, a ulteriore garanzia dell’obiettività degli accertamenti peritali.