la Redazione

Parco delle Mura di San Benedetto: a fine maggio il bando di progettazione

Lo scorso dicembre è stato presentato il masterplan per la riqualificazione della Ex Caserma Prandina e per la realizzazione del Parco delle Mura di San Benedetto, condiviso con il Ministero dei Beni Culturali e con la Soprintendenza. In questi giorni è stato approvato dalla Giunta comunale il Documento di Indirizzo alla Progettazione, ovvero l’atto che di fatto recepisce a approva l’impostazione elaborata con il masterplan: un grande parco da 50.000 mq nel centro della città per valorizzare le mura e restituire ai cittadini un’area che non è mai stata fruibile per i padovani perché destinata da prima a conventi e successivamente a caserma militare.

Il documento approvato, oltre a contenere le linee guida già espresse nel masterplan, contiene tutte le schede di vincolo della Soprintendenza e in sostanza costituisce la base per la progettazione dell’area. Con l’approvazione di questo documento si può procedere con la redazione del bando per affidare la progettazione, che sarà costruito insieme ai diversi soggetti coinvolti, in particolare l’Ordine degli Architetti.

L’amministrazione ha già inserito nel proprio bilancio circa 4 milioni di Euro per la riqualificazione dell’ex Prandina, di cui circa 3,5 milioni provenienti dal POR FESR. La Regione ha recentemente comunicato che queste risorse devono essere investite entro la fine dell’anno e quindi arrivare all’approvazione del progetto esecutivo entro dicembre, pena la perdita del finanziamento europeo.
Per questo è necessario procedere nell’immediato con la redazione di un progetto relativo alla prima fase della riqualificazione dell’area ovvero quella che riguarda via Orsini e l’area dove attualmente sorge il parcheggio, che verranno completamente deimpermeabilizzate e riportate a verde per garantire la continuità con le mura, dopo la necessaria bonifica.

Insieme ai rappresentanti dell’Ordine degli Architetti con i quali l’Amministrazione sta seguendo questa fase si è già al lavoro per centrare questi obiettivi e entro fine maggio sarà pubblicato il bando per individuare il team di progettazione di questa primo stralcio di Parco delle Mura di San Benedetto. Sarà un bando, che, sulla buona pratica attuata per la Questura, avrà tra le sue caratteristiche quella di premiare i migliori standard qualitativi e il coinvolgimento delle massime professionalità in diversi ambiti disciplinari come il verde, il paesaggio, la riqualificazione storica, e la sostenibilità ambientale.
Tenendo conto che attualmente la piattaforma dell’Ordine degli Architetti non è disponibile perché in fase di aggiornamento e proprio perché è necessario rispettare i tempi e impegnare le risorse entro la fine dell’anno, in accordo con gli Ordini Professionali coinvolti, si è deciso di procedere su questo primo stralcio con un bando impostato su alti standard qualitativi.

Per il secondo stralcio invece, più interessante dal punto di vista architettonico e che riguarda la Piazza su Corso Milano e il restauro degli edifici vincolati, si mantiene la volontà di promuovere un concorso di progettazione, quando la piattaforma sarà disponibile e si individueranno le risorse a bilancio.
Proprio questa seconda parte sarà l’anima culturale, civica e sociale del Parco perché la nuova Piazza diventerà un luogo iconico di grande forza sociale arricchito dalle funzioni degli edifici vincolati che ospiteranno spazi espositivi, museali, spazi civici per associazioni e incontri e uno spazio bar e ristorante.

Contemporaneamente l’amministrazione sta procedendo per dare in concessione l’area dove sorgerà il nuovo parcheggio ad APS Holding, che ne avrà la gestione e si occuperà della progettazione. 
Nel frattempo proseguono anche i lavori su via Volturno e via Milazzo, con il rifacimento dei marciapiedi e delle ciclabili. Entro l’estate, a lavori conclusi, verrà attuato l’annunciato doppio senso di circolazione su via Volturno necessario per liberare via Orsini dalle auto. Per un primo periodo quest’ultima verrà mantenuta comunque percorribile, per permettere alle persone di abituarsi e adattarsi al cambiamento.

 “Una grande soddisfazione entrare nel vivo della progettazione di uno dei più grandi progetti di questa Amministrazione, mantenendo quanto promesso ai cittadini - ha detto il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Andrea Micalizzi -.  L’ex Prandina chiusa e abbandonata da anni, sarà uno spazio nuovo straordinario che consegneremo presto ai padovani. Uno spazio di natura, con un nuovo parco di 50.000 mq nel cuore della città, ma anche un luogo di relazione che valorizza le Mura e offre servizi e accessibilità al centro. Cambiano così i confini del centro storico che si allarga fino alla Porta Savonarola coinvolgendo e riqualificando anche Corso Milano. Un grande ringraziamento va all’Ordine degli Architetti e al Comitato Mura, alle Associazioni di Categorie, oltre che a tutti gli altri soggetti coinvolti, come gli Studenti, l’Università e tutte le persone che hanno partecipato al percorso di Agenda 21 per i costante confronto e la condivisione passo dopo passo di tutte le fasi di questa grande progettazione. Il bando per la prima fase di lavori, che permetterà di iniziare il grande e complesso lavoro di progettazione e riqualificazione, sarà pronto e sarà pubblicato entro fine maggio”.

Il Presidente Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova Roberto Righetto commenta: L’area dell’ex caserma Prandina costituisce un elemento chiave negli interventi che riguardano il centro città, ed è un tassello fondamentale all’interno del sistema del Parco delle Mura e delle Acque e del sistema dei trasporti pubblici che si sta configurando con la futura realizzazione delle linee del tram. L’Ordine degli Architetti della provincia di Padova, appoggiando l’idea di un grande parco per la città ha dato nei scorsi mesi la propria disponibilità al Comune per la realizzazione di un concorso di progettazione a due gradi per l’area. Il confronto si è svolto con una serie di incontri durante i quali sono emersi degli elementi che non hanno consentito di avvalersi in questa fase di tale procedura: l’emergere di tempistiche molto stringenti legate al finanziamento POR FESR  da un lato, e problematiche inerenti l’aggiornamento alle norme vigenti della piattaforma concorsi del Consiglio Nazionale Architetti PPC dall’altro, piattaforma che sarebbe stata nel caso messa a disposizione a titolo gratuito dal CNAPPC in convenzione con il Comune e l’Ordine Architetti provinciale. L’Amministrazione Comunale si è pertanto orientata per il primo stralcio dei lavori verso la procedura della Gara di Progettazione in analogia a quanto sta applicando per la realizzazione della Nuova Questura in Via Anelli. Non è la strada che avremmo auspicato venisse intrapresa, ma comprendiamo le oggettive impossibilità di procedere in tal modo, con il rischio della perdita dei finanziamenti. E’ per questo che abbiamo chiesto che nella procedura di gara si adottino stringenti premialità sulla parte qualitativa. Confidiamo nell’impegno dell’amministrazione di avvalersi del concorso di progettazione a due gradi per il secondo stralcio dei lavori che vedrà la definizione progettuale della Piazza su corso Milano e degli edifici vincolati”.