12 mila persone, di cui 10 mila solo in piazza San Marco: il grande abbraccio veneto a Papa Francesco, per la prima volta a Venezia in un 28 aprile 2024 che entra nella storia. 

Una storia fatta di emozioni come quelle respirate a pieni polmoni domenica mattina in laguna e raccontate passo passo in diretta su telenuovo…

Dalla Giudecca, l’incontro con le detenute alla casa di reclusione, passando per il padiglione della Biennale d’Arte della Santa sede, con gli artisti, fino ai giovani papa boys a Campo della Salute e al passaggio sulla passerella mobile posata sul Canal Grande con l’ingresso in un bagno di folla festante in piazza San Marco per la celebrazione della Santa Messa.

Non si è sottratto all’affetto di una folla a tratti commossa, come i genitori che hanno passato i loro piccoli alla sicurezza, oltre le transenne, per ricevere affettuose benedizioni papali…

Partendo dal Vangelo della vigna del Signore, di cui noi siamo tralci che non possono spezzare il legame per continuare a prosperare, Francesco non ha risparmiato nell’omelia i suoi riferimenti cari: dalla crisi ambientale alle tensioni mondiali. E così s’è rivolto a Venezia, meravigliosa ma fragile, immersa nell’acqua, bisognosa di cure come la nostra vita. Città da salvaguardare, da sempre luogo di incontro e scambio culturale, chiamata ad essere accessibile a tutti...Solidarietà e cura, per l’ambiente e per le persone.

Il rinnovato augurio di pace nei territori più martoriati: Haiti, Ucraina, Palestina, Israele… La chiusura affettuosa, nel suo stile così vicino a tutti: “Pregate per me, il mio non è un lavoro facile…!”