Confapi per l'Ucraina: assegno da 20.000 euro al Cuamm per il supporto alimentare
La consegna di un assegno da 20 mila euro al Cuamm, somma raccolta nell’ultimo anno dagli imprenditori padovani e destinata al progetto integrato di supporto alimentare e umanitario della popolazione civile ucraina, è stata solo uno dei momenti del viaggio compiuto da una delegazione di Confapi, guidata dal presidente Carlo Valerio e dal direttore Davide D’Onofrio, e rientrata in Italia nelle scorse ore.
Raggiunta Suceava, in Romania, la delegazione si è spostata a Irpin, teatro negli scorsi mesi di alcuni dei più sanguinosi crimini commessi contro i civili, per poi raggiungere Kiev, capitale ucraina. Qui, sotto il coordinamento del Ceo del Cuamm Andrea Atzori, c’è stato l’incontro con i volontari della onlus, con la consegna di parte dei fondi raccolti dalla comunità imprenditoriale padovana, che ha deciso di affidarli alla responsabilità della prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia.
È stato stimato che la ricostruzione nei territori colpiti dalla guerra valga 411 miliardi e certo non potrà essere finanziata tutta da fondi pubblici. “Servono nuove infrastrutture, best practice di resilienza energetica, valutazioni tecniche su agricoltura, edilizia e trasporti - ha detto il presidente Valerio -. Anche alla luce di tutto questo è necessario un percorso di riforme che Kiev dovrà portare avanti per garantire più legalità e trasparenza, creando un ambiente favorevole alla realizzazione dei progetti e l’adozione delle normative tecniche adottate in Europa. Dobbiamo continuare a lavorare per riattivare e incrementare le relazioni economiche augurandoci che questo assurdo conflitto termini quanto prima e che l’Ucraina possa rialzarsi e ripartire, come già sta provando a fare”.
Sul piano personale, Valerio evidenzia che “l’aspetto che più mi ha colpito in questi giorni è però legato all’orgoglio che abbiamo potuto cogliere nella popolazione incontrata e il senso di gratitudine verso chi arriva da altre zone d’Europa per dare una mano. La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per questa causa. Per quanto ci riguarda, abbiamo fatto quanto potevamo grazie alla nostra Comunità, coesa e solidale, pronta a rimboccarsi le maniche”.
IL GRAZIE DI DON DANTE Don Dante Carraro, Direttore del Cuamm, non ha mancato di ringraziare gli imprenditori di Confapi: “Allo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo sentito forte il richiamo a una solidarietà vicina, come già successo in occasione della pandemia in Italia. Così abbiamo provato a fare la nostra parte. Non certo da soli, ma con il supporto di chi ha creduto fortemente in noi e ha posto fiducia nel nostro intervento: comunità, gruppi, persone fisiche e partner istituzionali, internazionali e locali, come gli imprenditori di Confapi Padova che ci stanno aiutando nel supporto alimentare e umanitario alla popolazione ucraina”, si legge nel suo intervento, scritto appositamente per l’occasione. “Un sostegno importante il loro, che è giunto a destinazione in questi giorni e di cui siamo grati: insieme a quello di altri ci permetterà di contribuire ad alleviare le sofferenze della popolazione ucraina, sempre in stretta collaborazione con le autorità locali. In Ucraina, pian piano l’intervento Cuamm da una zona si è allargata a 9 Oblast e oggi, grazie alla collaborazione con alcune ong locali, diamo sostegno a circa 42 strutture sanitarie. Distribuiamo farmaci agli ospedali, materiale sanitario, kit di generi alimentari e beni di prima necessità per gli sfollati interni e garantiamo supporto psicologico a chi è fuggito dalle zone più colpite dalla guerra”.